MotoGP. Carmelo Ezpeleta: “Non credo che si possano mantenere quattro GP in Spagna”

MotoGP. Carmelo Ezpeleta: “Non credo che si possano mantenere quattro GP in Spagna”
  • di Lorenzo Adamoli
  • di Lorenzo Adamoli
23 gennaio 2024

Il CEO di Dorna Sports riceverà a fine mese il premio dell'Associazione della Stampa Sportiva di Madrid - un po’ di nazionalismo non guasta - in un evento di gala che si svolge ogni anno nella capitale spagnola. La testata Europa Press ha voluto parlare con Ezpeleta sui temi più eclatanti del mondiale.

Ezpeleta è alla guida del campionato da oltre 25 anni e si dimostra orgoglioso, del premio e del campionato.

“Siamo una azienda spagnola - afferma in sintesi- riconosciuta in tutto il mondo. Ma ci sono stati momenti difficili per la MotoGP. Ho ancora in mente le immagini del padre di Marco che saluta il figlio e poi la pandemia, quando non sapevamo cosa sarebbe successo”.

Sulle novità introdotte nel 2023, Ezpeleta è positivo: pensa che la gara Sprint sia stata un successo, assicura che ha aumentato sia l’audience in televisione che il pubblico sui circuiti. Per la prima volta quest’anno avremo ventidue GP e Carmelo assicura che quello è il numero giusto e c’è un accordo con i costruttori e con i team. In questa stagione si torna alle quattro gare in Spagna: Jerez a fine aprile, Barcellona a fine maggio, Aragon a cavallo tra agosto e settembre, Valencia a metà novembre.

“Ma non credo - annuncia - che si possano mantenere le quattro gare in Spagna. C’è un accordo di rotazione, per ora ci sono tutti e quattro ma dal 2027 non penso che si possa fare ancora. Sinceramente non lo so”.

Parlando d’altro, Carmelo Ezpeleta è fiducioso che Marc Marquez sarà ancora competitivo, perché “è uno dei migliori piloti della storia del motociclismo”. Ed è sicuro che i marchi giapponesi torneranno ad essere forti: sono stati colpiti in misura particolare dalla pandemia, da noi in Europa si è continuato a lavorare ma in Giappone tutto si era fermato per il Covid. Con le concessioni torneranno competitivi.