MotoGP. Andrea Iannone: "Mi hanno strappato il cuore"

MotoGP. Andrea Iannone: "Mi hanno strappato il cuore"
Marco Berti Quattrini
Iannone risponde sui social alla sentenza che lo condanna a 4 anni di squalifica. "Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati"
10 novembre 2020

Andrea Iannone, a poche ore dalla sentenza che lo condanna a quattro anni di squalifica, ha affidato ai social la sua risposta e il suo sfogo. 

"Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere.
Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore.
Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni...perché di certo non mi arrendo.
Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo.
Speravo nell'onestà intellettuale e nell'affermazione della giustizia.
In questo momento soffro come di più non potrei.
Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore.
La forza dell'innocenza e soprattutto...la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi ma non l’uomo".


Anche l'AD di Aprilia Racing Massimo Rivola condanna fortemente la sentenza:
Le sentenze si rispettano e si accettano anche se molti elementi di questa decisione destano perplessità, anche dal lato prettamente scientifico. Non siamo pentiti di essere rimasti vicini ad Andrea e, anzi, gli siamo vicini anche in questo momento. Questa vicenda, con i suoi tempi così lunghi, ha danneggiato pesantemente Aprilia Racing e le nostre strategie per questa e le prossime stagioni, ora però dobbiamo guardare avanti e abbiamo il dovere di trovare velocemente una soluzione di alto livello, che sposi il progetto iniziato con Andrea e che ci permetta di continuare la nostra crescita, che c’è ed è evidente”.

 
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