MotoGP. Andrea Dovizioso: “Con Aprilia? Mai dire mai!”

MotoGP. Andrea Dovizioso: “Con Aprilia? Mai dire mai!”
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Andrea Dovizioso è stato ospite di Sky Sport 24. Non esclude un futuro in Aprilia anche dopo i test, dice che vincere con Aprilia sarebbe "wow". Per il mondiale vede tanti pretendenti e favoriti i due piloti Suzuki
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24 marzo 2021

Andrea Dovizioso compie trentacinque anni e su Sky apre ad un futuro in Aprilia. Ma l’intervista parte dall’incidente di domenica nel cross:

"È successo quello che accade facendo gare di cross - dice Andrea - cioè cadere. Quando rompi anche il casco vuol dire che sei andato forte, ma la testa è dura".

I test con l’Aprilia a Jerez, 12-14 aprile, non sono a rischio, dice. Ma tanti appassionati lo vorrebbero sulla moto di Noale anche dopo i test, come pilota ufficiale di fianco a Espargaro. Il rapporto potrebbe continuare?

"È molto semplice, oggi vivo alla giornata - risponde Dovi - e non so ancora cosa aspettarmi e come andrà. Per me è importante guidare una MotoGP e ringrazio l'Aprilia per l'occasione. Abbiamo i test a Jerez e poi vedremo, in questo momento la risposta giusta è mai dire mai. Non puoi conoscere una moto finché non ci sali sopra, e al momento sarebbe sbagliato dire assolutamente no o assolutamente sì. Vincere con Aprilia sarebbe qualcosa di 'wow', ma so bene quante siano le difficoltà. Sognare va bene, ma serve procedere passo dopo passo. Per ora spero semplicemente di dare una mano".

“Mi sento ancora competitivo”

Poi si è accennato anche ai test in Qatar, che naturalmente Dovi ha seguito con attenzione.

"Fa sempre effetto quella pista, lì me la sono sempre cavata bene fin dal primo anno. In tanti sono andati molto forte, ma è una pista particolare e servirà aspettare i prossimi GP per capire davvero qualcosa di più. L'Aprilia è andata bene, Aleix Espargaró è andato molto forte, ma che lui sia veloce lo aveva già dimostrato anche in passato. Sono curioso di vederlo in gara".

Sul campionato ormai alle porte, che deve fare a meno di Andrea dopo ben diciannove anni, lui conferma l’equilibrio che molti prevedono.

"Ho visto tanti piloti competitivi, sono andate bene le due Ducati, ma è una cosa nota che in Qatar le Ducati siano vincenti. Vedo benissimo i due piloti Suzuki, ma solo nelle gare vere e proprie escono dettagli che saranno fondamentali. E’ difficilissimo fare pronostici: anche Miller ha dimostrato una velocità maggiore degli altri, quindi la Ducati se la gioca. Morbidelli e Rossi? Bisogna vedere che condizioni troveranno nel weekend".

Infine anche un commento sulla sua carriera, che nessuno immagina sia finita qui.

"Quello che mi rende più orgoglioso è essere riuscito a migliorarmi, e di aver lavorato con grandi professionisti. Farlo in un'età avanzata è una soddisfazione diversa, visto che è più complesso. Amarezze? Non essere in MotoGP quest'anno un po' di amarezza me la lascia, anche perché mi sento ancora competitivo".