MotoGP. Ancora sul Panel: parlano i piloti

MotoGP. Ancora sul Panel: parlano i piloti
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
A proposito del FIM MotoGP Stewards Panel, il sito Speedweek ha messo in fila le varie dichiarazioni, di piloti e non, dalle quali si capisce bene che non c’è stima per il lavoro dei giudici
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
7 giugno 2023

L’abbiamo premesso ieri riportando le parole di Freddie Spencer: quello del Panel è un lavoro molto difficile (occorre decidere in fretta) e che non accontenta nessuno, anche perché ogni squadra, ogni casa, ogni pilota ha la sua visione. Una visione di solito parziale.

Alex Marquez, che al Mugello perderà tre posizioni in griglia dopo l’episodio in Francia (“guida troppo ambiziosa”) ha detto: “I commissari stanno rovinando lo sport”. Luca Marini si è lamentato de fatto che Binder lo avesse toccato nel sorpasso, nella sprint race di Le Mans, Binder ha respinto le accuse (“nemmeno toccato”), Ciabatti crede al suo pilota, Aleix Espargaro conclude “Non dirò più una parola sul Panel, parlarne è inutile”.

Perché il punto è chiaro. Spencer assicura che nella Safety Commission del venerdì (piloti e giudici presenti) c’è un vivace scambio di considerazioni sui contatti e sulle misure da prendere. Ma i piloti sono concordi nel dire che è tempo sprecato, perché Freddie Spencer non ascolta.

Jack Miller: “Una perdita di tempo”, Maverick Vinales: “Il lavoro degli steward non serve a nulla”, Aleix Espargaro: “Noi ci lamentiamo perché i commissari non valutano con lo stesso metro le stesse azioni. Secondo loro dipende se il pilota cade o non cade, se il pilota è in testa alla corsa oppure è in coda, se l’incidente avviene in Moto3 o in MotoGP. Ma una regola è una regola!”.

Trovato una specie di decalogo, ma poi...

Ora sembra che i piloti abbiano messo sul tavolo le loro proposte e che a Le Mans, venerdì, sia stato definito una specie di decalogo. E’ Paolo Ciabatti a dirlo.

“I nostri piloti - sono le dichiarazioni del direttore sportivo Ducati - ci hanno riferito che si è trovato un criterio: se tocchi un avversario durante una manovra di sorpasso, devi retrocedere di una posizione. Se colpisci duro un avversario devi fare un long lap. Il problema è che il giorno dopo tutto è saltato: Marc Marquex ha lasciato i suoi segni sulla tuta di Bagnaia nella sprint, lo ha toccato di sicuro ma non c’è stata alcuna sanzione. Poi c’è stato l’incidente tra Binder e Marini: Luca mi ha detto che è stato speronato, sempre nella sprint, e non c’è stata alcuna penalità. Insomma, il regolamento è stato spiegato ai piloti venerdì, e il sabato non è stato applicato”.

Freddie ha dichiarato che oggi gli steward dispongono di 90 telecamere e una regia tutta per loro. Che siano troppe novanta telecamere? Pare addirittura che un membro del Panel abbia detto: “Abbiamo troppa tecnologia moderna e quindi puniamo troppo”.

Ma qui sembra invece che si punisca a casaccio. E c’è qualche pilota che riferisce una brutta impressione: gli steward si attiverebbero più rapidamente quando un pilota si arrabbia platealmente per l’azione dell’avversario e fa gesti teatrali. Un po’ come succede nel calcio...