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Valencia - Franco Morbidelli è tornato a parlare del suo stile di guida e dei sorpassi che hanno fatto discutere il paddock. Il pilota italiano, dopo una Sprint complicata, partendo dalla settima posizione, si è soffermato a lungo sulla sua filosofia in pista e su come gestisce le manovre di sorpasso: "Io tengo la mia maniera di correre" ha detto Morbidelli, sottolineando come l'unica voce che conta davvero per lui sia quella di Simon Crafar, il capo dello stewards panel.
In un momento in cui il dibattito sui limiti è acceso, Morbidelli ha difeso il suo approccio: non sono sorpassi sporchi, ma manovre che richiedono perfezione e tempismo millimetrico.
Come è andata la gara di oggi? Hai raccolto un po' meno di quanto hai seminato?
"Partivo settimo e ho finito sesto, è andata meglio, ma purtroppo non abbiamo azzeccato la qualifica e quindi partendo settimo bisogna avere o una fortuna particolare o una velocità particolare per districarsi e togliersi dei piloti davanti all'inizio soprattutto, se si vuole lottare per le prime tre posizioni. Partendo dalla posizione in cui partivo io, è stata una buona partenza, una buonissima partenza e purtroppo non ho avuto questa velocità all'inizio perché sono rimasto dietro a Quartararo per tantissimi giri e quindi dopo sono rimasto relegato alla sesta posizione"
Ti abbiamo visto molto dietro a Fabio, sembrava che ne avessi di più, ma proprio tanto. Sei stato più attento del solito a passarlo?
"Per forza, sì sì, mi sono preso tutto il tempo necessario"
Nei primi giri si sono toccati...
"Ci sono stati dei sorpassi alla Morbidelli, non da Morbidelli, li avete visti?" (il riferimento è al tentato sorpasso di Miller, che ha toccato pesantemente Aldeguer, ndr)
Jack Miller ne fa così...
"Sì ma a Jack Miller non rompe i coglioni nessuno!"
Una cosa è fare un sorpasso maschio, come si diceva una volta...
"Esatto! Un'altra cosa è prendere pieno uno e stenderlo!"
Immagino che questa attenzione particolare in una pista come questa, dove è già difficile superare, ti renda tutto ancora più complicato?
"Se sei più veloce del pilota che hai davanti e cerchi il sorpasso perfetto, ci metti molto tempo in più o puoi addirittura non farcela. Sono contento invece di essere riuscito a farcela su Quartararo"
Quali sono i punti di sorpasso?
"La 1, la 2, la 10, ci sono i punti per sorpassare in maniera pulita, però per farlo in maniera più che perfetta sorpassare in maniera pulita, però per sorpassare in maniera più che pulita, perfetta... perché non voglio chiamare i miei sorpassi dei sorpassi sporchi, non è vero, non è assolutamente vero. È stato quello che si cerca di dipingere da alcuni, ma non sono assolutamente sporchi. Però se uno vuole cercare lo spazio preso per tempo, in un tempo nel quale il tuo avversario si accorge che tu sei lì e ha tempo, a sua volta, di darti spazio e non può farci più nulla, per fare un sorpasso del genere un sacco di cose si devono allineare. Ci vuole più o meno un errore e una prontezza di riflessi dopo quell'errore particolare"
Ma Quartararo ha sbagliato?
"Quartararo secondo me non è uscito alla grande dalla 14, come usciva sempre, e io sono riuscito a passarlo, ma se fosse uscito come sempre io non l'avrei passato"
Franco, ma tutto questo bailamme che c'è intorno a te quanto ti sta influenzando in gara, nella guida? Cioè qualcosa ti sta limitando, in qualche modo ti sta condizionando?
"Il bailamme... ognuno può avere la sua opinione sui miei sorpassi, ognuno può avere la sua opinione sulla mia maniera di correre. Io tengo la mia maniera di correre, perché il modo sono io. L'unica cosa che modifica questa mia filosofia è Simon Crafar. E se Simon Crafar mi dice che certe manovre sono troppo pericolose, sono troppo ambiziose secondo lui e certe cose non si possono fare, io non le faccio. Perché la parola che conta per me è la sua. Dopo gli altri possono commentare quanto vogliono, cioè siamo in un mondo libero e tutti possono vedere e tutti possono commentare e dire la loro che a me non mi tocca assolutamente, solo quello che dice Simon mi tocca"
Ancora su Crafar...
"Secondo me Simon Crafar sta facendo un ottimo lavoro, cerca di arginare le manovre che possono essere troppo pericolose secondo lui. La cosa che discrimina o la cosa che secondo me è ottima di Simon è la sua consistenza nel giudizio. Io quando lui mi parla capisco che tipo di racing vuole o desidererebbe dai piloti della MotoGP. Io capisco e delle volte ci sto dentro, delle volte meno"