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Dopo una settimana di stop, il Motomondiale torna in Europa. Per Pecco Bagnaia, il classico confronto con i giornalisti del giovedì è lungo e ricco di spunti. Da un primo giudizio sulla trasferta asiatica, il ducatista ha anche commentato il suo rapporto con Nicolò Bulega ed è tornato a parlare dell'incidente accaduto in Malesia in Moto3.
Nuovo Gran Premio, nuovo compagno di squadra, che però conosci da tempo. Come va?
"Con Nicolò passiamo molto tempo anche a casa insieme. È bello, soprattutto bello per lui perché penso che si sia meritato questa grande opportunità. Diciamo che farlo qui non è troppo facile, però Nicolò è un grandissimo pilota dal mio punto di vista e se riuscirà ad adattarsi bene e in fretta alle Michelin potrà anche divertirsi molto. Questa è una pista in cui lui va molto forte e dove la nostra moto funziona bene, sarà bello per lui"
Ha già cominciato a chiederti consigli?
"Nicolò è uno che preferisce fare per conto suo alla fine. Io sono a disposizione, qualsiasi cosa mi chiederà lo accontenterò per come posso. Poi sono sicuro che a fine weekend andrà molto bene e sarà abbastanza avanti. Quindi secondo me sarà facile da muovere"
E tu su cosa ti concentri questo weekend?
"Nonostante la gomma sbagliata in Malesia eravamo lì per lottare e per vincere, perché stavo riuscendo a gestire molto bene il gap da Alex e avrei provato ad attaccargli gli ultimi 5 giri però poi è andata come è andata. In ogni caso è stato un weekend positivo e è stato bello poter tornare a guidare in una maniera buona, nonostante comunque non fosse il feeling che avevo in Giappone. In Giappone tutto ha funzionato in una maniera un po' diversa, mentre invece in Malesia il feeling era comunque non al massimo ma siamo riusciti a far bene, abbiamo vinto la sprint, abbiamo fatto la pole domenica. L'obiettivo è arrivare qua e provare a fare lo stesso anche se il feeling non sarà al 100%, sarà provare a stare davanti e fare per bene. Il terzo posto in campionato è quello che vogliamo"
Pirlo ha detto che i problemi del 2025 non te li porterai nel 2026. Hai anche tu questa convinzione?
"Onestamente non te lo so dire, è stato un anno che mi ha messo veramente in difficoltà sotto più punti di vista e spero e mi auguro vivamente che il prossimo anno non ci sia neanche un terzo dei problemi che ho avuto. Speriamo che tutto funzioni bene"
Sul rapporto con Marc Marquez...
"Avete fatto più tutto voi piuttosto che noi da dentro. Ho sempre rispettato e ammirato nel migliore dei modi i miei compagni in squadra, cercando di trarre il positivo e migliorare me stesso. Da un pilota come Marc Marquez puoi solo che imparare, perché comunque è uno dei piloti più forti della storia. Ha fatto la differenza in tante situazioni anche quest'anno, ha portato la Ducati a vincere in una maniera abbastanza dominante. Il mio rapporto con lui è sempre stato buono dall'inizio alla fine, non ci sono mai stati problemi"
Tornando sull'incidente in Malesia della Moto3...
"Per me viviamo in un periodo dove tutti vogliono dimostrare di sapere le cose, il primo che dà una notizia è il primo che ottiene di più. Si è avuta veramente tanta fretta di dire che era tutto a posto, quando non era a posto niente. Alla fine dopo 3-4 minuti è venuto fuori il "rider conscious" e dopo siamo venuti a sapere che entrambi i piloti hanno avuto problemi seri. Al di là delle fratture quando un pilota o una persona ha un arresto cardiaco le cose sono ben più gravi di tutto il resto. Per me a volte le decisioni andrebbero prese con più garbo, le dichiarazioni andrebbero prese con più garbo. A volte ascoltare di più non solo le proprie idee ma anche di diretti interessati, che sono i piloti, sarebbe più giusto. La gara Moto3 secondo me non sarebbe dovuta partire per quanto mi riguarda. Poi, ognuno è fatto in modo diverso: per quanto mi riguarda preferisco sapere, piuttosto che non sapere niente. In questo caso anche decidere di non partire è qualcosa che si può fare. Come è successo nel 2021 al Mugello: secondo me la situazione doveva essere interrotta ben prima di partire per la gara. Siamo partiti lo stesso, mi ricordo esattamente di non essere concentrato e sono caduto perché ho toccato il cordolo che non avevo mai toccato nella mia carriera, perché sapevo che importava quello. Per me certe situazioni andrebbero prese con più calma. Domani avremo la Safety Commission e chiederemo diverse cose"
Poi, con i giornalisti inglesi...
Sulle trasferte asiatiche...
"Se qualcuno un giorno mi potrà spiegare cosa è successo a Motegi lo premierò, perché per la prima volta questa stagione sono tornato al 2024. A Motegii sono stato in grado di fare ciò che volevo con la mia moto e il risultato è stato piuttosto chiaro con il record della pista, vincendo le due gare con la velocità di punta più veloce dell'anno scorso, è stato incredibile per me sentirmi di nuovo così. Poi sono tornato alla realtà in Indonesia ed è stato forse la peggior settimana per le sensazioni, per i risultati, per l'incidente che ho avuto, che penso sia stato uno dei più strani della mia carriera. Poi siamo andati più o meno allo stesso modo a Phillip Island con una moto che era abbastanza incontrollabile in alcune situazioni. Fortunatamente in gara abbiamo trovato qualcosa che mi ha iniziato ad aiutare, sono stato in grado di finire nella top7 ed è stato un buon risultato considerando tutto il resto della settimana. In Sepang ho iniziato abbastanza bene poi per miei errori ero fuori dalla Q2, ma passare per il Q1 mi ha aiutato poi per la pole e per vincere. La gara a Sepang è stata la più importante perché sono stato in grado di adattarmi a queste moto in un modo migliore. Fortunatamente abbiamo trovato con il set-up un modo migliore che mi ha aiutato, quindi anche se la mia sensazione non era la migliore ero in grado di essere veloce per combattere per vincere. Poi nella gara è successo ciò che è successo, non ho mai ascoltato nessuno forare in una gara di MotoGP, ma è qualcosa che può succedere in una gara di un weekend. Ho fatto la scelta sbagliata con l'anteriore ma ero ancora lì a combattere, tutto si stava muovendo nella stessa direzione, quindi spero di iniziare qui con la stessa sensazione, lavorando bene e cercando di adattarmi. Questa gara è molto particolare quindi se la moto avrà ancora i problemi standard della stagione potrebbe essere molto difficile, ma penso che con il lavoro fatto in Sepang possiamo avere un buon risultato"
Il lavoro che avete fatto a Sepang, è stato un lavoro generale?
"Non lo so, ma lo spero perché Sepang è una pista molto buona per i test, non come il Qatar, la Thailandia o Misano, ma è molto buona. Solitamente le cose che funzionano lì funzionano ovunque più o meno. Il grip qui è abbastanza buono, il calo della gomma non è così grande quindi potrebbe essere buono per noi"
Dopo quello che è successo in Moto3, cosa si dovrebbe cambiare?
"Non lo so, non so cosa cambiare, ma ho solo chiesto agli stewards, a quelli che hanno dovuto prendere le decisioni, di prenderle con più attenzione e più calma. Dare la notizia dei piloti conscienti dopo 3-4 minuti è qualcosa che non capisco, perché poi abbiamo saputo che i piloti hanno avuto arresti cardiaci. Penso che sia una perdita di credibilità e qualcosa di cui non abbiamo bisogno. A volte prendere le cose con più attenzione, ascoltare i piloti che sono gli stessi che hanno bisogno di guidare è meglio, e non solo i piloti della Moto3. So che è difficile prendere le decisioni in questo tipo di momenti, ma a volte ascoltare gli altri forse può aiutare"
Sui tanti infortuni...
"Dal momento in cui abbiamo iniziato le gare Sprint non abbiamo mai avuto una griglia completa, solo per alcune gare ma mai per tutta la stagione. Due gare in un weekend di gara significano due partenze, due momenti in cui possiamo avere più incidenti. Anche lo stress è qualcosa che siamo in grado di gestire, ma in una stagione così lunga con 22 gare, può succedere di avere alcuni incidenti e se hai un incidente con un calendario come questo perdi anche l'altra gara. Il calendario è buono cosi, ma dobbiamo abituarci ad approcciarlo in modo diverso"
Cosa pensi del terzo posto in classifica?
"Sicuramente è meglio il terzo che il quarto, ma non sono qui per finire terzo, è positivo ma non del tutto. Questo è il miglior risultato che posso ottenere ed è il mio obiettivo, ma solo per questa stagione. L'anno prossimo non voglio finire terzo, voglio finire la stagione combattendo e non così"