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Il Mugello, si sa, è molto più di una gara: è una grande festa per gli appassionati del motociclismo italiano. E i piloti, da sempre, tengono a onorare questo appuntamento nel modo più spettacolare possibile. Uno degli elementi simbolo? I caschi celebrativi, spesso ironici, irriverenti o semplicemente memorabili. Eccone alcuni tra i più iconici:
Valentino Rossi e il "faccione da Mugello" (2008): quale espressione si ha quando si affronta una staccata a oltre 300 km/h? Valentino Rossi lo ha mostrato letteralmente, facendo stampare sul casco la propria faccia terrorizzata. Quell’anno, il “Dottore” vinse per l’ultima volta sul tracciato toscano.
Marco Melandri versione Spiderman (2002): in occasione dell’uscita del primo film dedicato all’Uomo Ragno, Melandri sfoggiò una livrea completamente ispirata al supereroe Marvel: casco, tuta e moto Aprilia 250, tutto rosso e blu.
Pecco Bagnaia e l’omaggio ai Kiss (2024): “Go Free, Rock’n Roll All Nite”: così recitava il casco con cui Bagnaia celebrava la leggendaria band americana. Nero e bianco, con decorazioni che richiamavano il trucco dei Kiss, fu il portafortuna della vittoria. Dopo il traguardo, il campione Ducati esultò imbracciando una chitarra elettrica.
Marco Bezzecchi e il casco “zen” (2024): sempre nel 2024, "BezZen" puntò sull’ironia. Il suo casco riportava la scritta “Calmo. Stai caaalmo!”, con uno stile zen e rilassato, perfetto per stemperare la tensione del weekend.
Il “Muuuugello” di Valentino Rossi (2021): per il suo ultimo GP al Mugello, Valentino scelse un omaggio irriverente alla canzone “Nubi di ieri sul nostro domani” di Elio e le Storie Tese. Sul casco, il volto del cantante con sopra la mucca, simbolo dell’omonimo album.