MotoGP 2024, #Valencia Test. Quartararo: "Okay la nuova aerodinamica ma siamo ancora lontani dalla vetta"

MotoGP 2024, #Valencia Test. Quartararo: "Okay la nuova aerodinamica ma siamo ancora lontani dalla vetta"
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Fabio Quartararo sui test di Valencia: miglioramenti nell'aerodinamica ma bisogna ancora lavorare per trovare il miglior bilanciamento
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
28 novembre 2023

Fabio Quartararo non nasconde che questo test di Valencia è stato interlocutorio. Qualche miglioramento, ma niente - per adesso - che abbia riportato la Yamaha M1 sulla vetta.

"Nella nuova moto abbiamo fatto molto lavoro oggi, specialmente sul lato dell'aerodinamica, credo che si sia fatto fatto un step in avanti, molto positivo, abbiamo cambiato leggermente il bilanciamento della moto ma non abbiamo avuto abbastanza tempo oggi perché i test sono iniziati un'ora dopo. Penso che ci sia da regolare l'assetto della moto, abbiamo provato un nuovo telaio ma non era il massimo e il motore è molto simile (al 2023, n.d.r.), leggermente migliore ma veramente di poco".

 

Subito dopo questa conferenza stampa, Quartararo avrebbe avuto la riunione con Yamaha riguardante lo step di prestazioni ricercato per il 2024: “Sarà una riunione molto importante perché sarà una delle ultime prima di Sepang, credo che l'aerodinamica sia buona e questo è molto positivo (le nuove ali erano dei prototipi, le versioni definitive saranno in realizzate in fibra di carbonio, n.d.r.), ci sono molti altri dettagli che è necessario cambiare ma mi aspetto molto di più perché siamo ancora molto lontani dalla vetta".

A parte le impennate, in quale altro settore ti aiuta l'aerodinamica?

"Questo era il tema principale, ma in ogni caso non abbiamo avuto effetti sulla capacità di curvare, per ora: questo sarà un punto da fissare per la Malesia perché lì avremo alcune curve dove sarà importante, e verificheremo durante quei giorni diversi da questo giorno (in Valencia, n.d.r.) dove c'è molto vento, fa freddo, abbiamo iniziato con ritardo. In Malesia ci sarà lo shakedown, resteremo 10 giorni e avremo molto più tempo".

"Se le modifiche saranno sufficienti (a recuperare competitività, n.d.r.) non lo so, ma per me èmolto importante accorciare le distanze, oggi il gap è grande e siamo ancora molto distanti da dove vogliamo essere, ma credo e spero che i 3 giorni in più in Malesia ci facciano avvicinare poi in Qatar".

Hai già avuto la possibilità di parlare con Alex (Rins, n.d.r.)?

"È difficile perché per Alex era il primo giorno e le condizioni non sono ottimali, così è complicato avere già la stessa direzione, probabilmente in Malesia avremo l'opportunità di parlarci di più e di capire gli aspetti da migliorare, ma non credo che oggi sia il momento di parlare con Alex per stabilire una direzione di sviluppo, dopo un solo giorno di test".

Vedi un approccio diverso da parte di Yamaha per la prossima stagione?

"Sì, credo che loro abbiano cambiato mentalità e si siano avvicinati a una mentalità europea, quello che vogliamo è essere più veloci ma il periodo più importante sarà quello che va da febbraio a luglio, saranno mesi importanti per migliorare la moto e saranno i momenti chiave anche per il cambio di mentalità".

Si passa poi a parlare della nuova aerodinamica e della potenza, la maggiore superficie alare che per essere sfruttata ha bisogno anche di superiore potenza: "Per me questa aerodinamica è buona, ma per usare ali più grandi è necessario avere molta più potenza. Questo è stato positivo in alcuni punti dove la moto adesso si impenna meno, ma abbiamo bisogno di potenza per usarla. Bisogna trovare il bilanciamento tra potenza e aerodinamica, ed è quello che stiamo cercando".

Foto: Yamaha Motor Co., Ltd.

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