MotoGP 2024. Ecco cosa hanno detto Jorge Martin, Pedro Acosta, Aleix Espargaro e Fabio Di Giannantonio

MotoGP 2024. Ecco cosa hanno detto Jorge Martin, Pedro Acosta, Aleix Espargaro e Fabio Di Giannantonio
Giovanni Zamagni
Jorge è stato come sempre velocissimo, ma è tutt’altro che sereno: la nuova aerodinamica gli crea qualche problema. Pedro continua alla grande il suo apprendistato con la MotoGP. Aleix ha provato tante configurazioni differenti, trovando alla fine un buon bilanciamento. Fabio, di fatto, è ripartito da dove aveva finito nel 2023
7 febbraio 2024

Sepang - Jorge Martin: veloce, ma poco soddisfatto. Pedro Acosta: concreto e sereno. Aleix Espargaro: in crescita e sempre competitivo. Fabio Di Giannantonio: rapido, come aveva finito nel 2023.

Vediamo cosa hanno detto i quattro piloti.

 

Jorge Martin: “La nuova aerodinamica non mi convince”

“Sono stato veloce ed efficace finché ho girato con la configurazione aerodinamica del 2023, poi ho montato la carenatura 2024 e sono iniziati i problemi. Avevo poca fiducia, la moto è migliorata in frenata, ma è anche diventata più pesante nella giuda. Abbiamo perso tanto tempo, dobbiamo capire meglio come adattarla al mio stile, valutarne meglio il potenziale. Dobbiamo raccogliere ulteriori informazioni, non voglio perdere la direzione: la decisione va presa qui in Malesia, perché nei test in Qatar ci sarà poco tempo per provare”

 

Pedro Acosta: “”Davanti a me solo piloti esperti della MotoGP”

Sono contento: sono stato più veloce e ho migliorato il passo. Davanti a me ci sono piloti campioni del mondo o che sono da più anni in MotoGP. Come dire: sanno come si fa ad andare forte, come fare la messa punto, come sistemare al meglio la moto. La verità è che sto andando meglio delle aspettative, abbiamo fatto un bel passo in avanti sotto tanti aspetti. Cosa mi piace della MotoGP? Tutto! Ci sono tante aree dove posso ancora migliorare, ma sappiamo come fare. Il giro secco? Meglio che in Moto2. Domani proverò un vero e proprio attacco al tempo”

 

Aleix Espargaro: “Abbiamo trovato un buon compromesso”

“Siamo riusciti a trovare un buon compromesso aerodinamico, la moto adesso è meglio bilanciata. Pur avendo più o meno la stessa geometria del 2023, il mio tempo è migliorato di quasi mezzo secondo: l’aerodinamica mi aiuta nella velocità in curva. Questa configurazione ha tanto carico, cambia completamente l’entrata in curva, anche se il telaio è uguale, la RS-GP è diversa dal 2023. È diventata più pesante e faticosa, ma è bella da guidare anche su questo circuito che non è esattamente uno dei miei preferiti. Oggi abbiamo provato il terzo forcellone differente, domani vedremo se fare una simulazione di una sprint o di una gara. Il problema del calore? Per il momento non si è lavorato su questo, ci si sta pensando per la seconda configurazione aerodinamica che omologheremo durante la stagione”

 

Fabio Di Giannantonio: “Dobbiamo migliorare il grip al posteriore”

“Stiamo lavorando bene. Ho fatto un passo in avanti nel ritmo gara, ho buone sensazioni sull’anteriore, adesso dobbiamo migliorare il grip al posteriore. Grazie alle modifiche fatte oggi, sono più forte in frenata e più preciso nella guida: è sicuramente un aspetto positivo. Il potenziale della GP23 è superiore a quello della GP22: si può essere più costanti e andare più forte in rettilineo. Non a caso, è la moto campione del mondo. Sono al terzo anno in MotoGP e vengo da una stagione positiva: sono più sicuro nelle scelte e il team ha un approccio differente ai test. Mi piace molto”.