MotoGP 2023. Marc Marquez spiega l'addio a Honda: "La decisione più difficile, presa con la testa e non il cuore"

MotoGP 2023. Marc Marquez spiega l'addio a Honda: "La decisione più difficile, presa con la testa e non il cuore"
Il pilota ha pubblicato il messaggio inviato a un amico-membro della sua squadra: "Se posso scalare l'Everest in 3 giorni, perché farlo in 5? Mi hai detto di seguire il mio istinto..."
5 ottobre 2023

Con una lettera postata nelle storie di Instagram Marc Marquez ha aggiunto ulteriori elementi allo scarno comunicato di Honda, che annunciava l'accordo per la separazione alla fine del 2023, un anno prima della naturale scadenza del contratto.

In attesa dell'annuncio ufficiale del passaggio di MM in Gresini, ecco le parole che Marquez ha scritto per salutare Honda:

"Grazie per questo bel viaggio HRC - ha scritto in un post -, 11 anni insieme. Abbiamo condiviso momenti indimenticabili: 6 Campionati del Mondo, 5 Triple Corone, 59 vittorie, 101 podi e 64 pole position. Risate, pianti, gioie, momenti duri ma soprattutto: una relazione unica e irripetibile. Separati, ma sempre insieme!".

Più toccanti le parole nella storia di IG, corredate da una foto del volto del pilota, in lacrime. Si tratta di un messaggio che Marquez ha scritto a un amico-membro della sua squadra. Con tutta probabilità si tratta di Santi Hernandez.

Sembra chiaro, a questo punto, che Marquez in Gresini avrà un'altra squadra rispetto a quella avuta in Honda.

"Non so da dove cominciare, se faccio bene o male, non so cosa succederà in futuro, non so se tutto questo andrà bene, ma so tutto quello che abbiamo ottenuto insieme. È stata la decisione più difficile della mia vita, guidata dalla testa e dal coraggio, ma non dal cuore. Voi sarete sempre la mia squadra del cuore, quelli di sempre, quelli che mi hanno supportato, quelli che mi supporteranno".

"Però una cosa mi è chiara, voglio tornare a essere il miglior pilota del mondo e per questo devo godermi soprattutto la moto".

Marquez prosegue e qui si capisce meglio che fa riferimento a un uomo del suo team: "Ho usato la teoria dell’alpinista del libro che mi hai dato da leggere. Se posso scalare l’Everest in tre giorni, perché scalarlo in cinque? Logicamente è molto più rischioso farlo in tre giorni, ti esponi molto di più e potresti non riuscire, però se non ci provo non lo saprò mai".

"Mi hai sempre detto: segui il tuo istinto, perché come carattere e attributi non ti batte nessuno. Alla fine è giusto che sia il cuore a parlare, come sai bene la nostra relazione è molto speciale, per questo spero che le nostre strade tornino a incrociarsi. Godiamoci queste sei feste (GP, ndr) che ci restano quest’anno".