MotoGP 2023. Livio Suppo: “Kawauchi è la persona giusta per l’HRC”

MotoGP 2023. Livio Suppo: “Kawauchi è la persona giusta per l’HRC”
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Il suo compito non sarà quello di costruire una nuova moto, dice il manager piemontese, ma come direttore tecnico aiuterà tutti in Honda ad andare nella stessa direzione. Poi solo il tempo dirà sa la direzione sarà quella giusta
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
31 gennaio 2023

Si è parlato parecchio di Ken Kawauchi negli ultimi tempi: il nuovo direttore tecnico HRC avrà un ruolo molto importante nel rilancio delle ambizioni Honda. Il suo compito principale sarà quello di collegare la casa madre con il team MotoGP e guidare lo sviluppo. L’ingegnere giapponese è considerato un uomo molto preparato sulla tecnica delle moto da corsa ed è altrettanto apprezzata la sua abilità nei rapporti interpersonali. Lo ha testimoniato anche Livio Suppo ai microfoni del sito ufficiale Dorna.

"Ken era il direttore tecnico della Suzuki - ha detto Suppo - e questo significa che tutti i tecnici del team dovevano inviargli i loro rapporti dopo ogni prova e dopo ogni gara. Era lui a dirigere tutte le riunioni tecniche ed è stato molto bravo a raccogliere le informazioni e a trasmetterle alla fabbrica”.

Kawauchi ha passato gli ultimi sette anni a sviluppare la Suzuki fino a farla diventare una moto capace di vincere gare e titolo. Ora che farà alla HRC? Suppo ha lavorato con lui nel 2022 e qui sottolinea come sia importante procedere tutti nella stessa direzione.

“Non credo che adesso il ruolo di Ken sia quello di costruire una nuova moto, ma come direttore tecnico aiuterà tutti in Honda ad andare nella stessa direzione, il che è molto importante. Dico la stessa direzione e non la direzione giusta perché c'è una grande differenza, e solo se tutti lavorano nella stessa direzione potrai capire se è la giusta direzione. Se le persone lavorano in direzioni opposte, nessuno saprà cosa è giusto e cosa è sbagliato, la moto può essere disastrosa e nessuno saprà di chi è la colpa”.

Ken, sottolinea Suppo, ha un ottimo carattere e l'empatia necessaria in questo tipo di lavoro, una qualità molto importante perché è impossibile che i tecnici condividano sempre la stessa visione. Darà un contributo decisivo? Il manager italiano riconosce che si tratta di una domanda difficile e che per prima cosa bisognerà vedere come va l'inizio della stagione: se i risultati migliorano subito, l'atmosfera, la motivazione e il feeling dei piloti miglioreranno, tutto sarà molto più semplice.

"Tutti i piloti del paddock credono che la Honda non vada tanto bene, ma un anno fa, nei test precampionato e nella prima gara in Qatar, tutti dicevano che la Honda era tornata. Anche Pol Espargaró era certo che si andasse nella giusta direzione, del resto in Qatar aveva il potenziale per vincere ma ha spinto troppo all'inizio e nel finale non aveva le gomme. Poi, a metà stagione, lottava per finire tra i primi dieci. Onestamente è quasi impossibile capire cosa sia successo l’anno scorso".

Suppo sa bene come funzionano le cose all'interno della Honda, ci ha lavorato per anni portando ai titoli Stoner e Marquez; crede che Kawauchi possa ricoprire un ruolo molto simile a quello che occupava Shuhei Nakamoto all'epoca.

“Per i produttori giapponesi non è facile - conclude -trasferire le informazioni dalla pista alla fabbrica e dalla fabbrica alla pista. E’ un lavoro molto importante, che può finire per incidere sull'intero sviluppo globale del prototipo come sembra essere accaduto alla Honda. Adesso è fondamentale che tutti abbiano la stessa visione e che ci sia fiducia reciproca, altrimenti è un disastro per lo sviluppo della moto. Ken è la persona giusta al posto giusto e spero che possa risolvere presto la situazione”.