MotoGP 2022. GP di Spagna a Jerez, Andrea Dovizioso: "Aveva ragione Valentino Rossi”

MotoGP 2022. GP di Spagna a Jerez, Andrea Dovizioso: "Aveva ragione Valentino Rossi”
Giovanni Zamagni
Il pilota della Yamaha sottolinea come i problemi sono gli stessi che hanno rallentato Valentino negli ultimi anni: “La mancanza di grip rende la M1 estrema: solo pochissimi piloti riescono a guidarla. Questa moto si può guidare in un modo solo: se non ci riesci, la differenza diventa enorme”
1 maggio 2022

Jerez - È in grandissima difficoltà tecnica e psicologica: Andrea Dovizioso fatica ad accettare questa situazione così complicata e per lui totalmente inaspettata.

“Non è la prima vota che succede, tanti piloti vanno in difficoltà con l’anteriore quando sono dietro ad altri rivali. Fin dal primo giro avevo zero grip, così sono spariti subito i piani che avevo di guidare in un modo differente per provare a recuperare un po’. Non riuscivo a frenare: non so se stando dietro, questo problema si amplifica. I primi due hanno fatto tempi pazzeschi e anche A.Espargaro è andato fortissimo da metà gara in poi, mentre io non avevo nessuna fiducia, non potevo guidare bene. E quando non sei fluido sei costretto a usare molte più energie, non riesci a essere costante fino al traguardo, consumi troppo la gomma posteriore. Ma tutto deriva dal fatto che non hai supporto sull’anteriore. Alla fine, è andata più o meno come in prova: prendevo un secondo al giro, distacco che poi è aumentato quando mi sono trovato ancora più in difficoltà”

Il livello della Yamaha è quello che mostrate tu e Morbidelli, o quello che fa vedere Quartararo?

“Quando un pilota fa una cosa, significa che si può fare. È chiaro che Fabio è uno intelligente, lui e la squadra sono molto bravi, lui riesce a sfruttare al massimo i lati positivi della M1 e non dà troppa importanza a quelli negativi. La mancanza di grip della Yamaha non permette di guidare in nessun altro modo: la verità è che questa è una moto estrema che ti obbliga a pilotare in quella maniera lì. Se non ci riesci, la differenza diventa enorme. Sono il primo a fare i complimenti a Quartararo, ma credo che il segreto è che lui sia riuscito a trovare subito il modo, fin dal 2019, di guidare la Yamaha. Ma certe cose che diceva Valentino sono vere, non a caso lui è passato da giocarsi il podio a non essere più competitivo, a stare dietro E’ vero che gli anni passano per tutti, ma nelle sue difficoltà c’erano motivazioni tecniche. Yamaha è andata in questa direzione, ma visti i risultati di Quartararo non si può die che sia sbagliato; ma pochissimi piloti possono guidare questa moto”

Domani proverai qualcosa che può portare dei miglioramenti?

“In realtà no, le novità saranno solo per la squadra ufficiale. In ogni caso, non credo che sia materiale così importante”

Quanto è basso il morale?

“Mi sto solo concentrando su come dimenticare il mio modo di guidare. Quando entri in pista senza pensare ai lati negativi, ma continui a sbattere contro lo stesso muro, diventa pesante psicologicamente. Il mio approccio non è negativo, dico la mia, non creo un rapporto teso con la Yamaha, tutt’altro. Ma quando sbatti sempre contro un muro diventa pesante”

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