MotoGP 2022. GP di Spagna a Jerez, Marc Marquez: "Da due anni non facevo un salvataggio così” [VIDEO]

MotoGP 2022. GP di Spagna a Jerez, Marc Marquez: "Da due anni non facevo un salvataggio così” [VIDEO]
Giovanni Zamagni
All’ultima curva del 21esimo giro Marc era praticamente a terra, ma con una manovra vecchia maniera è rimasto in sella: “Ci sono riuscito perché era a sinistra e mi ha dato una mano il… pubblico. Questo adesso è il mio livello, il titolo se lo giocano Quartararo/Bagnaia”
1 maggio 2022

Jerez - La sintesi può essere questa: a sprazzi, è sempre il solito Marc Marquez. Veloce, tenace, determinato, una spanna sopra gli altri in certi sorpassi. Ma non c’è costanza, è un continuo alternarsi di prestazioni positive e negative. Questo ha detto fino adesso la stagione 2022. La novità del GP di Spagna è che Marc è tornato a fare un salvataggio dei suoi: all’ultima curva del 21esimo giro, era praticamente a terra, ma Marquez è riuscito a rimanere in sella (VIDEO in fondo all'articolo).

“Era due anni che non riuscivo a fare un salvataggio così… Sono andato largo per colpa mia, secondo le immagini ero piegato a 65°. Fortunatamente è successo a sinistra e il resto lo ha fatto… il pubblico di Jerez. Mi ha dato la forza per non cadere”

Marc, è difficilissimo dire qual è il tuo livello: dopo Austin pensavo che tu potessi vincere il titolo; dopo Portimao le sensazioni erano molto negative; ieri sembravi in difficoltà; oggi hai fatto una gran gara. Ci aiuti a capire?

“È difficile anche per me capire il mio livello. Diciamo che dopo l’anno scorso, ho imparato a gestire meglio il mio approccio al fine settimana, pensando più a lungo termine e non all’immediato. Provo a stare più tranquillo venerdì e sabato, per essere più efficace la domenica. Diciamo che la sensazione di Portimao, che non posso conquistare il titolo, è quella più veritiera: il campionato se lo giocano Bagnaia e Quartararo. Ma credo che adesso siamo più vicini e domani ci sono dei test importanti. Qui abbiamo provato a fare un grande cambiamento a livello di messa a punto della moto, ma non ha funzionato; la direzione è chiara, bisogna lavorare sul mio stile di guida. In questo momento devo pensare a “sopravvivere”: quarto non è un risultato entusiasmante, ma in queste condizioni è soddisfacente. L’obiettivo era finire nei primi cinque, ho fatto quarto e quindi va bene. Credo che in questo momento sia giusto porsi degli obiettivi raggiungibili, anche se non è la posizione che vorrei. Ma adesso è questo il mio livello”

Sei stato tanto dietro a Miller, non si poteva provare prima a superarlo?

“Quando sei dietro a un altro pilota può succedere di perdere dei decimi in frenata. Cerco di sfruttare i miei punti forti, potevo forse essere più veloce, ma avrei dovuto prendere troppi rischi. Cercavo un posto dove superare, ma non lo trovavo, non volevo forzare troppo una frenata per non andare larghi entrambi e favorire A.Espargaro. Ci ho provato alla 6, un punto insolito per me, poi l’intenzione era difendere la posizione, ma ho fatto un errore alla 13. Non ho provato a passare prima Miller perché non ne avevo la possibilità. Aleix era più rapido di noi, ma anche lui non trovava il modo di passare”

Domani proverete anche qualcosa della moto 2021?

“No, non è possibile, la moto è completamente differente, dobbiamo capire come migliorare la RC213V con quello che abbiamo”

Quanto ti manca per essere a livello di Bagnaia e Quartararo?

“12 secondi, il distacco subito qui e a Portimao. La mia mentalità è sempre la stessa, io faccio di tutto da parte mia e la moto non aiuta in questo momento. Dobbiamo migliorare entrambi”