MotoGP 2022. GP di San Marino a Misano. Claudio Domenicali: “Enea Bastianini ha rischiato troppo, non ci piace”

MotoGP 2022. GP di San Marino a Misano. Claudio Domenicali: “Enea Bastianini ha rischiato troppo, non ci piace”
Giovanni Zamagni
L’amministratore delegato Ducati non ha preso bene il tentativo di sorpasso all’ultimo giro di Enea su Pecco. E ai microfoni di Sky ha tuonato: “Enea si è comportato bene, ma all’ultimo giro si poteva risparmiare quella staccata”. Ha torto o ragione?
4 settembre 2022

Misano Adriatico - In Ducati non l’hanno presa bene: il rischio corso da Enea Bastianini nell’ultimo giro per provare a passare Francesco Bagnaia ha fatto venire il mal di cuore agli uomini del box e il mal di pancia a Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati.

Infatti, se il direttore generale di Ducati Corse, l’ingegnere Gigi Dall’Igna si era limitato a dire: “Forse quel tentativo era meglio non farlo”, Domenicali è stato piuttosto netto nelle sue dichiarazioni ai microfoni di Sky.

Quando due piloti non lavorano bene insieme, sono contento a metà. Noi abbiamo parlato con tutti i nostri piloti, sanno che non devono essere troppo aggressivi tra di loro. Enea si è comportato bene, ma all’ultimo giro si poteva risparmiare quella staccata: ha rischiato troppo, non ci piace. So che fa parte della natura dei piloti, ma ci sono 150 persone che lavorano alle loro spalle, c’è un’azienda, bisogna cercare di lavorare per la squadra, altrimenti poi veniamo criticati perché non vinciamo il Mondiale piloti: in pista vita il migliore, ma senza fare stupidaggini” ha tuonato Domenicali.

Giusto, sbagliato? Nella diretta con Livio Suppo per commentare il GP di San Marino, il team manager della Suzuki ha detto di condividere la sostanza delle parole dell’amministratore delegato della Casa di Borgo Panigale.

Io non l’ho sentito direttamente, ma quel “ha rischiato troppo, non ci piace” suona veramente male. Proprio in diretta a Sky, pochi minuti prima di questa intervista a Domenicali, avevo fatto i complimenti alla Ducati sotto l’aspetto sportivo: il tentativo di Bastianini a me è sembrata la certificazione che i piloti sono liberi di giocarsela in pista, senza pensare, per il momento, alle conseguenze sulla classifica mondiale.

È chiaro che se Enea avesse abbattuto Pecco sarebbe stato un bel problema, ma così non è successo: la linea è sempre sottile, anche tra non cadere e vincere e cadere, come peraltro sa molto bene proprio Bagnaia. Io personalmente ho apprezzato questo tentativo, anche perché, a mio parere, Enea non ha fatto una follia, dimostrando poi un ottimo controllo della sua Ducati, come, per esempio, non aveva mostrato Martin nel suo sorpasso azzardato in Austria, finito poi con una caduta.

Il gioco di squadra è legittimo e assolutamente condivisibile, ma tra compagni di squadra. È vero che Bastianini ha un contratto direttamente con Ducati ed è appena stato promosso per la prossima stagione nella squadra ufficiale, ma lui ha il diritto - anzi il dovere - di provarci. Per se stesso, prima di tutto, ma anche per lo sport: già il motociclismo è in crisi, se impediamo ai piloti di superarsi quando alla fine del campionato mancano ancora sei gare, allora è proprio la fine.