MotoGP 2022. GP delle Americhe ad Austin, Enea Bastianini: "Possiamo essere competitivi ovunque"

MotoGP 2022. GP delle Americhe ad Austin, Enea Bastianini: "Possiamo essere competitivi ovunque"
Il pilota Ducati del team Gresini è tornato in testa al mondiale con la seconda vittoria in quattro gare: "Ho spinto come un bastardo! Ora voglio farmi un hamburger".
10 aprile 2022

Con una grandissima gara, praticamente una fotocopia di quella del Qatar, Enea Bastianini ha vinto il GP delle Americhe ad Austin, in Texas.

Un successo che ha molti significati: indica l'ulteriore crescita di un pilota che dal 2020 non smette di stupire, dalla vittoria del mondiale di Moto2 all'ottimo anno da rookie in MotoGP, concluso con due podi e molte gare entusiasmanti in rimonta, fino a questo 2022 che, va detto, lo vede come uno dei favoriti per il titolo mondiale della classe regina. Intanto è tornato in testa alla classifica generale con 61 punti.

Altri significati: è lui il miglior pilota Ducati al momento e la sua moto, la 2021, è l'unica che ha regalato successi alla casa di Borgo Panigale in questo 2022. Alle sue spalle sono arrivati Alex Rins e il compagno di marca Jack Miller.

Nel parco chiuso Bastianini si è lasciato andare a un'espressione colorita per spiegare la sua seconda parte di gara: "Ho spinto come un bastardo" poi: "Adesso devo andare a farmi un hamburger!".

Sulla gara...

"Fantastica giornata, strepitosa. La prima parte della gara è stata faticosa perché Miller ha imposto un gran ritmo, poi nella seconda ho deciso di spingere e alla fine ho spinto come un bastardo. È incredibile vincere qui, gente fantastica, adesso devo andare a farmi un hamburger!"

Qual è stata la strategia?

"Avevamo un po’ studiato la gara. La strategia di oggi era salvare le gomme e anche il corpo perché è una pista molta faticosa. All’inizio soffrivo tanto il primo settore ma cercavo di non forzare troppo perché era anche la parte più difficile fisicamente. Poi quando ho visto Alex Rins che 2-3 volte mi ha sfiorato e puntato ho detto 'è ora di andare avanti'. Poi son riuscito a passare Jorge Martin e avvicinarmi a Jack. Quando ho visto che ne avevo un po' di più ho detto 'tocca andare' e alla fine ho fatto qualche errorino al primo giro ma alla fine ho fatto un bel ritmo e ho vinto. Qui la mia moto era molto veloce, speriamo di ripetere questi risultati in futuro ma per adesso siamo molto felici"

Dopo metà gara hai aumentato di più di mezzo secondo il ritmo al giro, come hai fatto? Hai preso rischi che prima non prendevi?

"Sì esatto, l’inizio della gara ho gestito, cercando di capire cosa succedeva davanti. Jack aveva un bel ritmo e quando l’ho passato ho dato il 101% per staccarlo"

Pensi di essere il pilota o uno dei piloti più forti del mondiale?

"Cerco ancora di imparare, la vivo da ex rookie. Guardo la mia guida in gara e vedo che ancora mi manca qualcosa. Ho un punto forte ed è l’ingresso curva e questo mi sta aiutando molto ma al momento pago un po’ a metà curva rispetto a Miller e a Martin: lì devo migliorare ancora. Ho un gran feeling con la moto e la squadra mi ha aiutato molto. Secondo me possiamo essere competitivi un po’ ovunque, a parte in Argentina! Quando mi metto il casco sono molto motivato e voglio spingere"

È stata più importante questa vittoria o quella in Qatar?

"Non so qual è la vittoria più importante, tutte e due valgono 25 punti, ma la prima è stata speciale perché l’ho dedicata a Fausto Gresini, questa è meglio per me perché dimostriamo costanza, a parte l’Argentina che è stato un weekend particolare per noi. Per questa è più importante"

Quali sono le differenze con gli altri piloti Ducati?

"Non lo so, molti piloti hanno uno stile diverso ma Jack è molto simile a me. Io confronto i dati, le moto 21 e 22 sono molto simili secondo me. Per il momento non mi sento avvantaggiato"