MotoGP 2022. GP d'Australia. Alex Rins: “Un successo per chi ancora non ha un lavoro”

MotoGP 2022. GP d'Australia. Alex Rins: “Un successo per chi ancora non ha un lavoro”
Giovanni Zamagni
Come tutti le persone dentro al box Suzuki, Alex si emoziona: “È l’ultima volta su questa pista meravigliosa con questa moto: mi viene la pelle d’oca. Nonostante quello che ci è successo, ci abbiamo sempre creduto, nessuno ha mollato. In gara ho capito subito di essere competitivo”
16 ottobre 2022

Phillip Island - È un successo strepitoso, per mille motivi. Il principale, naturalmente, è che la Suzuki si è ritirata, nel 2023 non sarà più in pista. Alex Rins, come tutti gli uomini dentro al box, si emoziona.

“È stata una bellissima gara: mi sentivo bene, potevo spingere quando volevo superare e gestire quando era necessario farlo. In prova sembravamo un po’ più in difficoltà, ma la realtà è che abbiamo lavorato tanto sulle gomme: in gara ho capito subito che eravamo a posto, la moto curvava bene. È l’ultima volta che corro qui con la Suzuki, sono orgoglioso, mi viene la pelle d’oca. Abbiamo avuto tanti momenti difficili, ci sono ancora persone del box che non hanno un lavoro per il 2023. Nonostante il ritiro, ci abbiamo sempre creduto, ma abbiamo avuto tante sfortune, compreso il mio infortunio. È un successo per tutti noi, per i ragazzi che non hanno un contratto per l’anno prossimo”.

Come è stata la gara?

“Dietro a Bagnaia e a Marquez ho capito che potevo stare lì, anzi mi sembravano più lenti di me. Ho provato ad andare davanti, per vedere se riuscivo a prendere un po’ di margine, ma perdevo troppo in rettilineo e così sono tornato dietro. All’ultimo giro ho dato tutto: ho passato Bagnaia tra la uno e la due ed è arrivata la vittoria”

La quarta in MotoGP: questa che valore ha rispetto alle altre?

“Ogni successo ha un grande valore: la prima vittoria è sempre speciale, oltretutto ottenuta battendo Valentino Rossi, così come quella di Silverstone è stata bella per la volata con Marquez. Ma anche questa è davvero molto significativa”