MotoGP 2022. Dottor Claudio Costa: “Ecco come è nata la Clinica Mobile”

MotoGP 2022. Dottor Claudio Costa: “Ecco come è nata la Clinica Mobile”
Giovanni Zamagni
La 68esima puntata di #atuttogas, online da domenica 22 maggio, è dedicata alla famiglia Costa: 50 anni fa, Checco Costa, papà di Claudio, inventava la 200 miglia di Imola. Proprio quel giorno, il Dottorcosta introdusse un nuovo modo di soccorrere i piloti in pista, cambiando il mondo delle corse
20 maggio 2022

Checco Costa era un sognatore: per questo 50 anni fa, decise di importare in Italia la 200 Miglia di Daytona, per una gara unica tra piloti europei contro quelli americani. “Fu qualcosa di incredibile - ricorda il figlio Claudio Marcello Costa, per tutti gli appassionati, il Dottorcosta -. Per la prima volta, non si partiva più a spinta, ma schierati sulla griglia di partenza; le tute, da nere divennero colorate, i due principali rappresentati erano Kenny Roberts per gli Stati Uniti e Giacomo Agostini per l’Italia”.

Proprio Agostini sarà uno degli ospiti d’onore di una manifestazione celebrativa che si terrà mercoledì 25 maggio alle 11, presso il museo Checco Costa dell’autodromo Enzo&Dino Ferrari: era il 1972 quando venne disputata a Imola la prima edizione della 200 miglia. Proprio in quell’occasione, il Dottorcosta inventò, di fatto la Clinica Mobile.

“Ho pensato - si commuove nel podcast il luminare di Imola - che bisognasse intervenire subito in pista, accelerare i tempi: solo così si poteva salvare la vita dei piloti dopo un incidente”. Una pazzia, un’idea tanto originale quanto meravigliosa: dal 1972, la Clinica Mobile si è trasformata, è diventata un vero e proprio ospedale su ruote, con il DottorCosta assistito da medici di altissimo livello, i migliori nei rispettivi campi. Tutto questo miscelato con la psicologia.

Il corpo è fondamentale, ma se lavori bene sulla testa, puoi ottenere grandi risultati” spiega nel #podcast Claudio, capace di entrare nell’animo dei piloti, per recuperi straordinari. “Un esempio anche per tutti noi persone “normali”: se ci credi, lo puoi fare. I piloti non sono dotati di doti straordinarie, hanno semplicemente una grande forza di volontà”. 

Recuperi che oggi non si possono più fare, vengono considerati una follia. Il Dottorcosta spiega con una meravigliosa metafora - come una mamma può curare in due modi differenti il bimbo che si è fatto male - perché nella sua carriera ha sempre preferito accelerare i tempi dopo un infortunio.

Il Dottorcosta parla anche di Marc Marquez (“E’ un Marquez inedito: può diventare ancora più forte”), di Enea Bastianini (“Un misto tra Valentino Rossi e Marco Simoncelli: psicologicamente è pronto per conquistare il titolo”); di Pecco Bagnaia e di tanti altri argomenti. 

L’episodio completo, numero 68, di #atuttogas, il podcast di Moto.it, si potrà ascoltare da domenica prossima, 22 maggio, su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast.

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