MotoGP 2021, GP di Spagna a Jerez. Joan Mir: "Il quinto posto era il massimo risultato"

MotoGP 2021, GP di Spagna a Jerez. Joan Mir: "Il quinto posto era il massimo risultato"
Francesco Bagini
Il campione del mondo 2020 ha raccolto il massimo possibile: "Qui a Jerez potevamo fare quinto e ho fatto quinto. Devo migliorare in qualifica, senza nessuno davanti sarei andato molto più forte"
2 maggio 2021

JEREZ - Joan Mir ha colto uno dei suoi preziosi piazzamenti nel GP di Spagna, con una moto superata in gara da due Ducati, una Yamaha e una Honda.

Il campione del mondo in carica ha tagliato il traguardo quinto, mentre il suo compagno di squadra Alex Rins è arrivato 20esimo, dopo una scivolata: "Durante il weekend ho fatto dei passi in avanti, ma a Jerez non abbiamo avuto la potenza per superare".

Joan, quali sono state le difficoltà in gara?

"Stando dietro agli altri piloti fatichi a fermare la moto con la gomma anteriore che si surriscalda. Devo migliorare in qualifica, senza nessuno davanti sarei andato molto più forte. Miller non aveva un passo più veloce del mio, ma è stato molto intelligente e ha sfruttato un’occasione importante".

Non potevi andare oltre il quinto posto quindi?

"In gara non avevo nessun vantaggio rispetto agli altri con il grip, abbiamo cercato di gestire le gomme nel modo migliore possibile e ho ottenuto il massimo risultato. Il problema è non riuscire a superare chi ti sta davanti, è chiaro che capita anche agli altri piloti, ma con un po’ più di potenza avrei avuto vita più facile".

Nei test di domani qui a Jerez risolverete le performance sul giro secco?

"Non abbiamo tante cose da provare, mi piacerebbe fare più giri con la media anteriore, abbiamo delle idee per il futuro, specie per Le Mans, un altro circuito difficile per noi, ci dobbiamo focalizzare su quel GP. Oggi ho scelto la gomma anteriore, perché con la media non avevo il feeling per fare la gara: non è stata una brutta scelta, anche se forse con le altre gomme sarebbe stato meglio".

Fabio Quartararo ha accusato un dolore al braccio durante la corsa: è stata faticosa la gara di oggi?

"Ho avuto anch’io qualche problema quando ho provato a spingere più forte. Qui a Jerez 27 giri sono complicati, bisogna gestire la situazione, ma non posso dire tanto, non ho quel problema. Però questi circuiti sono molto faticosi, non credo sia la prima volta che capiti a Quartararo (era già stato operato nel 2019, n.d.r.). Credo, ma non sono sicuro, che fare motocross possa aiutare un po’. Immagino che per Fabio sia stato frustrante perdere una gara già vinta, ma non posso dire di più".

E su Marc Marquez che giudizio dai?

"Credo che stia vivendo una situazione complicata, stare un anno fuori non è facile, lo sta capendo adesso. Molti si chiedevano se fosse un extra terrestre o un umano, la verità è che è difficile, non è che perché sei Marquez torni in MotoGP e vai subito veloce, i piloti sono sempre più preparati. Nessuno mette in discussione il suo talento, ma è complicato anche per lui".

La Suzuki è consistente ma non ha ancora vinto quest'anno: sei preoccupato per il campionato?

"No, non sto guardando la classifica generale, mi focalizzo gara per gara, cerco sempre di fare il massimo. Sapevo che questa stagione sarebbe stata più difficile, ma stiamo facendo bene, eravamo consapevoli del fatto che qui non si potesse vincere. Bisogna essere realisti: qui dovevamo fare quinto e ho fatto quinto. Nakagami mi ha passato alla 6, io non potevo farlo in quel punto. Bisogna partire più avanti: Miller non aveva il miglior ritmo, ma si è trovato nelle prime posizioni dopo la partenza".