MotoGP 2021, GP del Mugello. Honda: può battere la Ducati?

MotoGP 2021, GP del Mugello. Honda: può battere la Ducati?
Giovanni Zamagni
A livello di motore e prestazioni in rettilineo, la RC213V è l’unica che può in qualche modo arginare la DesmosediciGP. I piloti, però, non sembrano all’altezza dei rivali, con Marc Marquez non ancora al meglio della condizione fisica. Anche se da un campione come lui ci si può aspettare qualsiasi impresa
26 maggio 2021

E se fosse la Honda l’avversaria principale della Ducati al Mugello? A livello di motore, la RC213V è l’unica che può in qualche modo arginare la stra potenza della Desmosedici in rettilineo, come confermano i dati di velocità massima in Qatar (e nelle altre piste), anche se come equilibrio generale non è a livello della moto italiana o della Yamaha.

E come si è visto anche nell’ultimo GP di Le Mans, c’è un po’ di confusione tecnica, perché i quattro piloti utilizzano materiale differente: Marc Marquez e Takaaki Nakagami sono tornati al telaio 2020, che per quanto si sa in due configurazioni differenti; Pol Espargaro ha la versione 2021; Alex Marquez una sorta di ibrido. Gli ingegneri giapponesi non si fermano nello sviluppo, qualche novità arriva sempre nel box, ma per il momento non è facile trovare la soluzione a problemi che la gomma posteriore Michelin introdotta nel 2020 sembra aver acuito.

Marquez può fare la differenza?

E’ chiaro, però, che molto dipende dai piloti: Espargaro ha dimostrato progressi sull’asciutto a Le Mans, ma poi ha faticato parecchio sull’acqua e non sembra certo pronto per giocarsi la vittoria; anche Nakagami sta crescendo, ma alla fine raccoglie poco; Alex Marquez sembra lontanissimo dalle prestazioni del 2020, prestazioni, è bene ricordarlo, peraltro positive soltanto in un paio di gare.

Rimane Marc Marquez, che in Francia ha dimostrato la solita velocità sul bagnato, la straordinaria lettura del cambio moto, ma è anche caduto quattro volte nel fine settimana e nei primi tre giri sull’asciutto ha dimostrato tutti i suoi attuali limiti fisici. Con il passare dei giorni, però, Marquez dovrebbe stare sempre meglio e, non a caso, in questi giorni ha intensificato gli allenamenti, andando anche a girare in pista con una Honda 600 stradale. Insomma, Marc dovrebbe essere più preparato per affrontare una gara molto dispendiosa, soprattutto per le braccia.

Una sola vittoria

Tra l’altro, quella del Mugello è una pista non troppo favorevole a Marc, che ha conquistato una sola vittoria - poco per uno come lui - nel 2014, l’anno dei 10 successi consecutivi. Poi è salito sul podio altre due volte: nel 2016, battuto in volata (0”019) da Lorenzo, dopo una sfida entusiasmante; nel 2019, infilato all’ultimo giro alla San Donato da Petrucci, mentre Marc se la vedeva con Dovizioso.

In gara al Mugello è caduto anche un paio di volte e nel 2013 volò anche in pieno rettilineo allo scollinamento prima della San Donato, finendo quasi contro il muro. Come dire, il rapporto tra Marquez e la pista toscana non è dei migliori: difficile pensare che se la possa giocare alla pari con i piloti Ducati in grande forma. Ma quando c’è di mezzo il pilota più forte degli ultimi otto anni, ci si può aspettare qualsiasi impresa.