MotoGP 2020. Il GP di Aragon da 0 a 10

MotoGP 2020. Il GP di Aragon da 0 a 10
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri, statistiche e voti sul GP di Aragon. Un modo per ripercorrere quanto accaduto ad Aragon, non solo in pista e non solo in MotoGP
19 ottobre 2020

Come nel 1999

Con Marc Marquez infortunato e Valentino Rossi bloccato a casa dal Covid-19, in MotoGP non c’era in pista nemmeno un campione del mondo della massima cilindrata: non accadeva dal 1999, quando Mick Doohan chiuse la sua carriera per un infortunio a Jerez. Quell’anno fu Alex Criville a conquistare il titolo.

Zero, come i campioni del mondo MotoGP in pista ad Aragon

 

Non sbaglia (quasi) mai

Danilo Petrucci è, fino a oggi, il pilota che è caduto di meno in assoluto nelle tre categorie: una sola scivolata per lui. In MotoGP, il primato (negativo) di cadute è di Iker Lecuona (11).

Uno, come le cadute di Petrucci

 

Confronto 2019-2020

Nel 2019, Marc Marquez aveva vinto il GP d’Aragon in 41’57”221, 2”830 in più rispetto ai 41’54”391 impiegati da Alex Rins per tagliare il traguardo.

Due (e 0”8), come i secondi di differenza rispetto all’anno scorso

 

Cambio di orario continuo

Cambiano nuovamente gli orari del GP di Aragon2 di domenica prossima: per evitare la concomitanza con la F.1, la MotoGP correrà dopo la Moto3, alle 13, mentre la Moto2 è stata spostata alle 1430. Personalmente lo ritengo dannoso per la MotoGP: chi se ne importa della F.1, il motomondiale, a mio parere, dovrebbe fare la sua strada, senza preoccuparsi di concomitanze con altri sport: io credo sia molto peggio cambiare continuamente orario, piuttosto che andarsi a scontrare con un altro sport. A proposito di orari, ad Aragon1 è emersa l’incapacità dell’organizzatore di prevedere prima i problemi: tutti sapevano che i turni del mattino sarebbero stati a rischio per le basse temperature, ma si è intervenuti solo dopo e solo dopo le proteste dei piloti. Per me inconcepibile.

Voto tre, alla Dorna

 

Mancano Honda e Aprilia

Con la vittoria di Alex Rins, sono quattro le Case costruttrici che hanno conquistato almeno un GP: Yamaha (5 successi); Ducati e Ktm (2); Suzuki (1). Mancano all’appello, quindi, Honda e Aprilia.

Quattro, come le Case vincenti in MotoGP

 

Nessuna vittoria, ma…

Joan Mir non ha ancora vinto un GP, ma è andato in testa al mondiale grazie a ottimi risultati: ad Aragon è salito sul podio per la quinta volta nel 2020, quarto podio nelle ultime cinque gare. Tra i quattro piloti con più possibilità di conquistare il titolo, Quartararo ha ottenuto tre podi (tre vittorie!), così come Vinales, due podi per Dovizioso.

Cinque, come i podi di Mir

 

Mai successo prima

Un evento più unico che raro: ad Aragon, sei Ducati (su sei) non sono riuscite a entrare direttamente in Q2 dopo le FP. Una conferma delle difficoltà della DesmsoediciGP su questo tracciato.

Sei, come le Ducati in Q1

 

Dodici piloti al comando

Ad Aragon, due piloti sono stati al comando per almeno un giro: Maverick Vinales (7) e Alex Rins (16). In 10 GP disputati, 12 piloti hanno effettuato almeno un giro davanti a tutti in MotoGP: Quartararo (58); Morbidelli (47); Petrucci (26); Vinales (25); Rins (16); Miller e Bagnaia (15); Dovizioso (11); Binder (9); P.Espargaro (5); M.Marquez (2); Oliveira (1). Mir, quindi, non ha ancora fatto nemmeno un solo giro al comando in MotoGP. Il pilota che ha il miglior rapporto tra giri in testa e vittorie conquistate è Oliveira (che, tra l’altro, ha effettuato al comando solo pochi metri, quelli decisivo sul traguardo), quelli con il peggior rapporto sono i due compagni di squadra del Team Pramac.

Sette, come i giri in testa di Vinales ad Aragon

 

Mai successo prima

Alex Rins si aggiunge a Fabio Quartararo (3 successi), Brad Binder, Andrea Dovizioso, Miguel Oliveira, Franco Morbidelli, Maverick Vinales e Danilo Petrucci ed è quindi l’ottavo vincitore differente in 10 GP. Non era mai accaduto prima. La classifica è così corta che Cal Crutchlow, 18esimo con 21 punti (100 in meno di Mir) potrebbe ancora matematicamente conquistare il titolo. Incredibile.

Otto, come in vincitori in MotoGP

 

Davanti a tutti in Moto2

Grazie anche agli errori di Luca Marini (voto 4), Marco Bezzecchi (voto 4), Fabio Di Giannantonio (voto 4), Enea Bastianini è arrivato secondo al traguardo: i 20 punti conquistati gli permettono di comandare la classifica della Moto2 con 155 punti, 2 in più di Sam Lowes, 5 di Luca Marini e 25 di Marco Bezzecchi. Al di là degli sbagli altrui, Bastianini è stato bravissimo a mantenere la calma dopo prove e qualifiche complicate.

Voto nove, a Bastianini

 

Il più in forma, in questo momento

Anche Sam Lowes è stato favorito dagli errori altrui - nel suo caso dalla caduta di Bezzecchi al penultimo giro -, ma in questo momento sembra il pilota più in forma: due vittorie e quattro podi consecutivi. Dopo due anni molto difficili, è bello vederlo di nuovo al vertice.

Voto dieci, a Lowes