MotoGP 2020. I commenti dei piloti Suzuki dopo il GP di Teruel

MotoGP 2020. I commenti dei piloti Suzuki dopo il GP di Teruel
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Mir e Rins dopo il podio nel GP di Teruel, un grande risultato per la casa giapponese
25 ottobre 2020

 

Alex Rins: “Morbidelli era più efficace di me in uscita dalle curve, in particolare alla 7, dove alzava più velocemente la moto. Mi aspettavo anche di recuperare un po’ in rettilineo, ma non è stato possibile”.

“Morbidelli ha mangiato dinamite oggi, è stato incredibile, molto più veloce di settimana scorsa. Ho fatto una buona gara, consistente, ma ho sofferto con le gomme: a 7-8 giri dalla fine, ho visto che Mir era a 2” e ho cercato di mantenere la distanza. Oggi Franco era imbattibile: un altro podio per Suzuki, 45 punti in due gare, è molto buono per il campionato. Sicuramente per Davide Brivio e la Suzuki non sarà facile questa situazione, Joan è molto costante, ma io ho le mie possibilità, me la devo giocare”.


Joan Mir: “Continuerò così, cercando il giusto compromesso tra rischi e punti: bisogna essere sempre più intelligenti. Sarà importante essere forte a Valencia, credo che lì si possa decidere un po’ il campionato, perché poi rimarrà solo una gara… Per la mia salute, spero di avere un po’ più margine, così è stressante. Credo che la svolta sia arrivata dopo Brno, ho preso più consapevolezza, da lì in poi mi sono sempre sentito a mio agio con la moto”.

“Questo mondiale è differente da quello che ho vinto in Moto3: quell’anno ero partito come il favorito, ho dovuto gestire la pressione fin dalla prima gara. Questa volta è differente, la pressione mi è arrivata addosso più tardi. Ci sono tanti piloti che possono lottare per il titolo, non puoi fare errori. In Moto3 avevo tanto vantaggio sul secondo, potevo anche non preoccuparmi di fare errori”.

“Adesso più che mai sarebbe un errore cambiare il mio approccio. E’ chiaro che tutti sappiamo che non dobbiamo fare errori, specie adesso, ma devi trovare il giusto bilanciamento tra rischiare e accontentarsi. Per esempio, oggi mi sono accorto che per andarli a prendere avrei dovuto rischiare troppo e quindi mi sono accontentato. A volte lo devi fare, devi trovare il giusto compromesso”.

“Oggi ero più in difficoltà con la gomma posteriore, è calata di più rispetto a settimana scorsa. Morbidelli ha gestito benissimo le gomme, speravo rallentasse un po’, ma non l’ha fatto”.

“Morbidelli ha imposto un passo incredibile. All’inizio ho fatto un po’ di sorpassi, ma è stato un po’ difficile e ho perso tempo con Zarco. Quando sono arrivato dietro di loro, terzo, non perdevo e non guadagnavo, la velocità era la stessa. Gli altri erano molto dietro, è calata la gomma, era inutile spingere più forte. Il podio è un buonissimo risultato, devo fare i complimenti a Franco e Alex, ma anche noi siamo lì. Valencia? Difficile fare pronostici: pensavo di essere in grande difficoltà in Austria, e quasi ho vinto… Teoricamente dovrebbe essere una buona pista per noi, ma bisognerà vedere il mio livello e quello della Suzuki su quella pista.

“E’ sempre importante arrivare davanti al compagno di squadra, ma è più importante essere davanti in campionato. Rins partiva dalla prima fila e ha fatto una grande gara dietro a Morbidelli che ha fatto tutto il lavoro difficile. Per me è stato più complicato, ma ho comunque fatto una bella gara”.

 

Joan Mir: “Continuerò così, cercando il giusto compromesso tra rischi e punti: bisogna essere sempre più intelligenti. Sarà importante essere forte a Valencia, credo che lì si possa decidere un po’ il campionato, perché poi rimarrà solo una gara… Per la mia salute, spero di avere un po’ più margine, così è stressante. Credo che la svolta sia arrivata dopo Brno, ho preso più consapevolezza, da lì in poi mi sono sempre sentito a mio agio con la moto”.

“Questo mondiale è differente da quello che ho vinto in Moto3: quell’anno ero partito come il favorito, ho dovuto gestire la pressione fin dalla prima gara. Questa volta è differente, la pressione mi è arrivata addosso più tardi. Ci sono tanti piloti che possono lottare per il titolo, non puoi fare errori. In Moto3 avevo tanto vantaggio sul secondo, potevo anche non preoccuparmi di fare errori”.

“Adesso più che mai sarebbe un errore cambiare il mio approccio. E’ chiaro che tutti sappiamo che non dobbiamo fare errori, specie adesso, ma devi trovare il giusto bilanciamento tra rischiare e accontentarsi. Per esempio, oggi mi sono accorto che per andarli a prendere avrei dovuto rischiare troppo e quindi mi sono accontentato. A volte lo devi fare, devi trovare il giusto compromesso”.

“Oggi ero più in difficoltà con la gomma posteriore, è calata di più rispetto a settimana scorsa. Morbidelli ha gestito benissimo le gomme, speravo rallentasse un po’, ma non l’ha fatto”.

“Morbidelli ha imposto un passo incredibile. All’inizio ho fatto un po’ di sorpassi, ma è stato un po’ difficile e ho perso tempo con Zarco. Quando sono arrivato dietro di loro, terzo, non perdevo e non guadagnavo, la velocità era la stessa. Gli altri erano molto dietro, è calata la gomma, era inutile spingere più forte. Il podio è un buonissimo risultato, devo fare i complimenti a Franco e Alex, ma anche noi siamo lì. Valencia? Difficile fare pronostici: pensavo di essere in grande difficoltà in Austria, e quasi ho vinto… Teoricamente dovrebbe essere una buona pista per noi, ma bisognerà vedere il mio livello e quello della Suzuki su quella pista".

“E’ sempre importante arrivare davanti al compagno di squadra, ma è più importante essere davanti in campionato. Rins partiva dalla prima fila e ha fatto una grande gara dietro a Morbidelli che ha fatto tutto il lavoro difficile. Per me è stato più complicato, ma ho comunque fatto una bella gara”.