MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: "E’ una vittoria strana"

MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: "E’ una vittoria strana"
Giovanni Zamagni
Andrea è un misto di emozioni: inevitabile dopo aver annunciato la fine del rapporto con la Ducati. “Dopo il pazzesco incidente è stato difficile tornare in pista, ma le mie sensazioni erano buone. Ero molto forte in frenata. L’annuncio non mi ha dato più carica: da tempo avevo metabolizzato questa decisione”
16 agosto 2020

Non può essere una vittoria come le altre, perché solo 26 ore prima hai annunciato che non correrai più con la Ducati. Non solo: potenzialmente sei a piedi. Quindi no, non può essere una vittoria come le altre: lo sa bene anche Andrea Dovizioso.

“E’ una vittoria strana, con sensazioni incredibili, anche perché ci sono state due partenze. Quanto è successo nella prima gara è stato pericolosissimo, i piloti coinvolti sono stati davvero fortunati a non farsi male, sono contento per questo. Ripartire dopo un incidente così è stato strano, ma le sensazioni erano buone, ero fortissimo in due frenate. Meno male che Rins ha sbagliato, perché con lui sarebbe stato difficile. Poi hanno anche sbagliato i giri sul tabellone sopra il traguardo: ne segnava uno in più. Così non mi sono goduto l’ultimo passaggio…”.

Aver annunciato il divorzio sabato ti ha dato una carica in più, oppure credi avresti vinto comunque?
“Naturalmente tutto fa, anche se, per la verità non ha cambiato così tanto, perché non la vivevo così male: queste decisioni non le prendi da un giorno all’altro. Insomma, l’avevo già metabolizzata. Sono molto contento dei progressi che abbiamo fatto in frenata: è vero che questa pista ci aiuta, ma con Miller ho fatto la differenza soprattuto in staccata”.

Certo che è un po’ destabilizzante vedere quanto eri in difficoltà a Jerez2 e a Brno e quanto sei stato competitivo qui.
“E’ la dimostrazione che queste gomme stanno facendo un gran casino: ci sono un sacco di alti e bassi per tutti. La verità è che basta pochissimo perché non funzioni niente o perché tutto funzioni al meglio. L’importante è aver fatto un passo in avanti in frenata, adesso siamo competitivi. Ma in altre parti è più difficile, non sono ancora così a posto con la moto a centro curva, lì non siamo veloci per stare con Suzuki e Yamaha”.

Chissà cosa potrebbero fare tutti gli altri piloti del paddock, tranne te, con quella moto lì…
“Non si possono fare considerazioni di questo tipo, non si può mai sapere”.

Adesso, dentro al box, parlerai solo con i tuoi uomini o anche con quelli della Ducati?
“Non fatemi litigare a tutti i costi. Non cambia nulla rispetto agli ultimi anni”.

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