MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Misano

MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Misano
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi della corsa? Quartararo ha sbagliato tattica? Quando vincerà il titolo Marquez?
15 settembre 2019

MISANO ADRIATICO - Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di San Marino e della Riviera di Rimini 2019.

Quali sono state le chiavi del GP?

  1. La ferocia di Marquez. Lui dice che le due sconfitte subite all’ultima curva e, soprattutto, quanto accaduto con Rossi in qualifica, gli ha dato extra motivazioni; sicuramente aveva una ferocia impressionante, come ha dimostrato nei festeggiamenti finali;
  2. Il talento di Quartararo. Velocità, personalità, capacità di resistere alla pressione senza fare errori sono state le chiavi di una prestazione eccellente;
  3. I primi giri di Vinales. Nonostante un’ottima partenza dalla pole position, ancora una volta Maverick si è “addormentato” nei primi giri, in particolare dal terzo al nono, per poi tornare velocissimo. Questo ha permesso a Quartararo e Marquez di prendere un po’ di vantaggio;
  4. Le difficoltà di Rossi. In prova era stato veloce, ma sempre inferiore a Quartararo e Vinales, in gara non è riuscito a migliorarsi;
  5. Il grip. Il cambio di grip dell’asfalto ha mandato in crisi la Ducati, che qui nel 2018 aveva dominato.

Quartararo ha sbagliato tattica?

Sì, secondo il nostro ingegnere Bernardelle: “Avrebbe dovuto farlo stare un po’ davanti, per far riposare le gomme e studiarlo un po”, è la tesi di Giulio. Personalmente sono meno convinto e credo che Fabio abbia ragione quando dice che: “Con la Yamaha è più facile se hai la strada libera davanti”. Ne parleremo nel dettaglio martedì in DopoGP.

Confronto 2018/2019.

Nel 2018 Dovizioso aveva vinto in 42”05”426, il giro veloce era stato il nono di Dovizioso in 1’32”678; nel 2019 Marquez ha vinto in 42’25”163 (più di 20 secondi più lento), il giro veloce è stato il quinto di Marquez in 1’33”355.

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Marquez 1’33”355 (5); Quartararo 1’33”423 (4); Vinales 1’33”830 (15); Rins 1’34”171 (7); Dovizioso 1’34”195 (5); Morbidelli 1’34”223 (4); Rossi 1’34”245 (9); P.Espargaro 1’34”267 (6); Mir 1’34”281 (6); Miller 1’34”407 (11).

Quando vincerà il titolo Marquez?

Con 93 punti di vantaggio, può riuscirci già in Thailandia, fra due GP: per conquistare matematicamente il suo ottavo titolo già a Buriram, Marquez dovrà conquistare sette punti più di Dovizioso tra Aragon e Thailandia. Ampiamente alla sua portata.

Perché qui la Suzuki, dopo aver vinto a Silverstone, era così in difficoltà?

Non c’è un motivo preciso: io credo che qui abbia faticato più il pilota della moto. Non a caso, Joan Mir, che rientrava dopo più di un mese dall’infortunio, ha ottenuto prestazioni simili a quelle di Alex Rins.

Perché Petrucci fatica così tanto?

Lui dice che è una questione di stile di guida e di peso. Secondo il nostro ingegnere Bernardelle, conta più lo stile di guida del peso.

E’ stato giusto non penalizzare Fernandez in Moto2, nonostante si sia avvantaggiato nell’ultimo giro mettendo le ruote oltre il cordolo?

Sì, a termini di regolamento. Però la regola è sbagliata: non è possibile che un giro in prova venga immediatamente cancellato se si mettono le ruote oltre il cordolo, mentre non si interviene se nell’ultimo giro in gara accade la stessa cosa. Una regola da cambiare.

Le tre più belle frasi del GP

3) Rossi: “Non ho bisogno di litigare con gli altri piloti per avere extra motivazioni”;

2) Marquez: “Questa era una pista Yamaha, come dimostra il secondo, terzo, quarto e quinto posto. Ma ho vinto io…”:

1) Suzuki (in un tweet del 23 ottobre 2017): “Caro Marco Simoncelli, un giorno salirò sul podio con tuo padre, per favore guardaci dal cielo”.