MotoGP 2019, Sachsenring. Rossi: "Adesso la mia M1 è più centrata"

MotoGP 2019, Sachsenring. Rossi: "Adesso la mia M1 è più centrata"
Giovanni Zamagni
Dopo le grandi difficoltà di Assen, Valentino ritrova il sorriso: “E’ stata una giornata positiva, è mancato solo il tempo con le gomme morbide, ma in configurazione gara siamo messi bene. La Yamaha ha un “range” di lavoro, qui riesco a guidare come piace a me”
5 luglio 2019

SACHSENRING - Andrea Dovizioso non ha dubbi: “Rossi è veloce: non ha fatto il giro secco, ma per come guida è messo molto bene per la gara”. Insomma, tutto un altro Valentino Rossi rispetto a quello in grande crisi di Assen. Rimane il problema del “time attack”, il giro secco, con Valentino al momento in Q2, ma per un pelo con il decimo tempo.

“E’ stata una giornata abbastanza positiva, il mio passo con le gomme da gara non è male. Mi sento meglio con la moto; purtroppo, solo con la gomma soffice nuova non sono riuscito a migliorare come mi aspettavo”.

 

In tanti non sono stati efficaci con la soffice, Marquez a parte: perché?

“Secondo me, perché la mescola è troppo soffice e la moto si muove molto”.

 

Considerando questo aspetto, si potrebbe anche provare a fare il tempo con la media?

“Sì, è una possibilità. E anche la dura funziona molto bene: Rins, per esempio, ha fatto secondo con la dura. Bisogna valutare bene la situazione, anche in funzione della temperatura”

 

Cosa è cambiato rispetto ad Assen?

“Quello è stato un fine settimana difficile, sempre dietro, con poco feeling con la moto. Per la gara, però, avevamo fatto una modifica di messa a punto e mi sentivo meglio, prima di cadere. Siamo partiti da lì e posso guidare più come piace a me: naturalmente c’è ancora tanto da fare, ma siamo sulla strada buona”.

Come mai tu e altri piloti siete stati chiamati da Freddie Spencer?

“Miller e Vinales hanno dovuto rallentare mentre spingevano forte, perché c’erano tanti piloti in traiettoria. In quel gruppo c’ero anch’io, ma le immagini hanno fatto vedere che ero fuori dalla linea ideale. Spencer ci ha detto di fare più attenzione e domani, se si ripeterà una cosa così nelle FP3, ci saranno delle penalizzazioni. Bisogna stare attenti, ma anche essere fortunati, perché qui la pista è molto stretta, non si può sparire”.

 

Hai fatto un paio di giri dietro a Quartararo: come ti è sembrato?

“Guida molto bene, fa delle ottime linee: interpreta la M1 nel modo giusto. Seguendolo, mi sembrava avesse più grip di me… Sta facendo veramente bene”.

 

Dovizioso ha detto che in gara sarai molto forte.

“Come ho detto, mi trovo meglio con la moto, riesco a guidare come mi piace, sfrutto i miei punti forti, ma in alcuni punti della pista sbaglio qualche linea: si può fare un altro passo in avanti”.

 

Quindi nel warm up di Assen avete fatto un grosso cambiamento?

“Difficile dire se il cambiamento è grosso o piccolo: diciamo che la M1 ha un “range” di lavoro e adesso siamo più centrati in quel range. E’ importante essere veloce qui”.

 

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