MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP

MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo le FP
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Bagnaia, Marquez, Petrucci, Lorenzo e Quartararo
31 maggio 2019

Pecco Bagnaia: “Sono ovviamente molto contento, ma questo tempo è frutto anche dell’ottimo lavoro iniziato a Le Mans: la base trovata in Francia è stata la chiave per essere veloce anche qui. Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti e adesso ho un ottimo feeling con l’anteriore. Nelle FP1, nei primi giri, ho dovuto un po’ prendere le misure al circuito, perché il Mugello è molto veloce e non è facile da interpretare con una MotoGP. Abbiamo trovato un buon assetto e nel “time attack” non ho fatto nulla dii speciale, ho solo provato a spingere più forte: significa che abbiamo un buon assetto. Due debuttanti davanti a tutti? Quartararo è più normale vederlo nelle prime posizioni in questo momento della stagione, mentre noi italiani, non so perché, nel GP di casa diamo sempre qualcosa in più. Non so se il mio tempo sia già sufficiente per andare direttamente in Q2, ma nelle FP3 proverò comunque un “time attack”, perché a volte non sono stato troppo efficace con le gomme nuove. Dall’Igna mi ha fatto i complimenti; adesso, però, è necessario finire le gare per raccogliere dati, è quello che mi manca, dato che negli ultimi due GP sono finito fuori in entrambi dopo solo sei giri”. 

 

Marc Marquez: “Le Ducati sono state veloci da subito, ma nelle FP2 la situazione è stata un po’ differente. Petrucci è stato molto veloce, anche Vinales è andato bene, ma noi non siamo lontani. Oggi né io né la moto eravamo al 100%, non ho guidato nella maniera giusta, non ero perfettamente concentrato a causa dell’influenza. Quando non sei perfettamente a posto, puoi essere veloce, ma fatichi a essere costante e concentrato: sono andato all’80%, perché le mie reazioni erano più lente del normale. Credo però che il peggio sia passato, oggi stavo già meglio di ieri. Alla fine non ho cambiato gomma e domani proverò anche la media. Adesso, con più esperienza, capisco meglio il potenziale della moto, capisco di più dove intervenire. Due debuttanti davanti a tutti? Chi viene dalla Moto2 ha una grande velocità in curva, che poi, poco alla volta, viene persa, per esaltare fattori più importanti. Ma su questa pista la percorrenza è molto importante, ecco perché sono avanti. Per quanto riguarda la pista, in alcune curve i muri sono veramente troppo vicini”. 

 

Fabio Quartararo: “Guidare in questa pista è qualcosa di incredibile, meraviglioso, fantastico. E quando arrivi alla San Donato, lo stomaco va in subbuglio. Ho un ottimo feeling con la moto il mio passo non è male. Qui bisogna guidare dolci, come in Moto2. Ho provato tutte le gomme e domani, nelle FP3, farò la scelta per la gara” 

 

Jorge Lorenzo: “Nel finale non ho messo la gomma nuova, ho preferito risparmiarla per domani: credo che avrei potuto stare nei dieci. Non sono così lento, credo si possa fare abbastanza bene. Fatico sempre in frenata: ho cambiato stile di guida, ma non basta. Credo che a Barcellona arriverà una nuova carenatura per darmi più sostegno” 

 

Danilo Petrucci: “Qui, a differenza degli anni scorsi, non abbiamo provato prima del GP; l’ha fatto solo Pirro, ma non è che copi il suo assetto, perché ognuno ha la sua messa a punto. Credo ci sia del margine, dobbiamo capire meglio cosa fare sulla moto, senza peggiore troppo altri aspetti: il livello è alto. Sul dosso non ho visto particolari scuotimenti: credo che quest’anno la situazione sia migliorata con le appendici aerodinamiche. Piuttosto, in quel punto è più rischioso per i motori, perché la ruota posteriore gira fortissimo e può essere un problema per il propulsore (si rischia il fuorigiri, NDA)”.