MotoGP 2019, al Sachsenring. Valentino Rossi: "Il passo c'è, ma non basta"

MotoGP 2019, al Sachsenring. Valentino Rossi: "Il passo c'è, ma non basta"
Giovanni Zamagni
In Germania il numero 46 è riuscito a entrare nel Q2, ma la posizione di partenza è comunque modesta, 11°. Rossi è anche finito nella sabbia durante la Q1. Domani il pilota della Yamaha è chiamato all'ennesima rimonta
6 luglio 2019

SACHSENRING - In Germania Valentino Rossi è riuscito a entrare nel Q2 a differenza di quanto successo ad Assen, settimana scorsa. Ma la posizione di partenza alla fine è comunque modesta, 11°. Il Dottore è anche finito nella sabbia della curva 1 durante la Q1, mentre i compagni di marca non sembrano accusare difficoltà. Domani il pilota della Yamaha è chiamato all'ennesima rimonta: a suo favore l'annunciato calo delle temperature; a suo sfavore un tracciato molto tortuoso.

Valentino, che gara ti aspetti?

“Intanto bisognerà vedere le condizioni meteo. Le previsioni danno pioggia per questa notte, mentre per la partenza l’asfalto dovrebbe essere asciutto ma più freddo rispetto a oggi: questo potrà cambiare totalmente le carte in tavola. Per quanto riguarda le qualifiche, avrei voluto essere una fila più avanti. Purtroppo sin da ieri non sono abbastanza veloce sul giro secco, mentre vado meglio a livello di passo. Nelle prime file ci sono molti piloti con un ritmo simile, la gara sarà comunque aperta”.

Il podio è totalmente escluso per te?

“A occhio sì, sarà dura. Il mio passo non è male, ma i primi vanno un po’ più forte e anche Mir, con l’altra Suzuki, ha un buon ritmo. Miller, Crutchlow e Nakagamy, che parte affianco a me, hanno un passo gara più simile al mio. Dovrò fare una buona partenza e cercare di rimontare, anche se qui i sorpassi sono difficili”.

Molti piloti hanno usato la mescola dura per fare il tempo. Questo perchè c’è poca differenza tra le gomme o è questione di circuito?

“Secondo me la Michelin ha portato una gomma molto morbida per cercare di migliorare i tempi sul giro. Però è troppo soffice. Hai un buon grip ma la moto si muove tanto. Per questo motivo molti piloti hanno scelto le dure. È una situazione strana, che di solito non succede perché c’è più differenza tra le mescole”.

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