MotoGP 2019 ad Aragon. Andrea Dovizioso: "Se pensi a Marquez, smetti di correre"

MotoGP 2019 ad Aragon. Andrea Dovizioso: "Se pensi a Marquez, smetti di correre"
Giovanni Zamagni
Andrea non si stupisce più di tanto dal distacco inflitto da Marc nelle FP1: “Lo ha già fatto altre volte, lui ha bisogno di meno tempo per arrivare al limite. Non dobbiamo farci influenzare e rimanere concentrati su di noi”. Sulle prove: “Siamo nel gruppo. Marquez a parte, naturalmente”
20 settembre 2019

ALCANIZ - Sicuramente, è più sereno rispetto a Misano. Si potrà obiettare che ci voleva poco, ma in certi momenti bisogna sapersi accontentare. Andrea Dovizioso e la Ducati non si accontentano, provano (ovviamente) a migliorare continuamente, ma bisogna anche essere realisti.

“Non è facile, ma siamo messi meglio che a Misano. Purtroppo, a causa della possibilità che domani piova, non abbiamo potuto lavorare al meglio, abbiamo dovuto accelerare tutte le prove. Diciamo che siamo nel gruppo, a patto di togliere Marquez… Per come si è però lavorato in questa giornata è difficile capire il passo degli altri, quale il nostro livello rispetto agli avversari. Per il momento siamo lì, abbiamo le nostre possibilità”.

Facciamo un paragone tra la Ducati 2018 e la 2019.

Le prestazioni sono simili, ma c’è meno grip: tutti siamo andato più lenti.

Marquez nelle FP1 ha rifilato 1”6 al secondo: è avvilente?

Sicuramente è stato impressionante, ma è stata una sorpresa solo fino a un certo punto. Purtroppo… Già altre volte aveva fatto qualcosa di simile, lui ha bisogno meno tempo di altri per arrivare al limite. Lo ha fatto oggi come c’era riuscito in passato, non ci devi dare troppa importanza, altrimenti smetti di correre… Ti devi concentrare su di te, sapendo che altre volte aveva un grande vantaggio il venerdì, perdendolo poi la domenica”.

Al di là di questo, però, sembra sempre avere un vantaggio su tutti nella preparazione della gara, sembra sempre più avanti.

E’ una situazione collegata alla velocità che hai. Lui non ha mai la preoccupazione di stare nei 10, quindi ha il vantaggio di poter lavorare quasi esclusivamente per preparare la gara, quando sei così efficace puoi concentrarti solo sulle gomme, che rimane la variabile più grande. Ecco perché ha sempre un vantaggio.

Anche qui la Yamaha sembra molto competitiva.

“Il livello si sta alzando, è sempre più difficile stare davanti, tutti lavorano molto forte. Nonostante tutto, siamo sempre secondi in campionato: dobbiamo rimanere focalizzati su di noi e portare a casa il massimo possibile”.