MotoGP. Andrea Dovizioso: "Futuro Ducati? Niente da dire"

MotoGP. Andrea Dovizioso: "Futuro Ducati? Niente da dire"
Giovanni Zamagni
Honda e Yamaha hanno già provato materiale per il 2020, com’è la situazione a Borgo Panigale? Andrea preferisce non rispondere: “Stanno pensando alla prossima stagione, ma non posso aggiungere altro”. Anche sul clima all’interno del box preferisce glissare: “Tutto a posto”. Su Aragon: “Pista difficile per noi, speriamo di stare nel gruppo dei migliori”
19 settembre 2019

ALCANIZ - Se si guardano gli ultimi due anni, si può essere ottimisti: Jorge Lorenzo terzo nel 2017, Andrea Dovizioso secondo nel 2018 (leggi le statistiche degli ulrimi 5 anni). Purtroppo, però, il passato conta poco o nulla: a Misano, tanto per fare un esempio recente, Andrea aveva trionfato l’anno scorso e sappiamo come è andata quattro giorni fa…

“A Misano siamo stati in grande difficoltà: con la velocità che avevo avrei potuto fare quarto, ma sarebbe cambiato poco: la differenza con chi era davanti è stata grande. Questo non è il miglior circuito per la Ducati, anche se nel 2018 eravamo stati efficaci. Mi aspetto di essere più competitivo rispetto a Misano, ma dobbiamo riuscire a lavorare bene. In un paio di occasioni siamo stati sfortunati, ma la verità è che Marquez lotta sempre per la vittoria, noi no. Per la verità, Marc è l’unico che ci riesce. Mantenere il secondo posto sarebbe importantissimo, ma bisogna stare attenti a rivali che possono essere sempre veloci da qui alla fine del campionato”.

Cosa ti aspetti da questo GP?
“Sicuramente mi aspetto di essere più vicino al gruppo rispetto a Misano, ma non è una pista proprio adattata a noi. Bisogna vedere che grip troviamo, forse sabato piove, bisogna capire le condizioni, e gli avversari sono sempre di più e sempre più competitivi. Mi aspetto un gruppo grande, come sempre sarà difficile stare nei primi dieci. Finché riusciamo a lavorare come abbiamo fatto a Misano, sono abbastanza tranquillo: dobbiamo sfruttare le caratteristiche della moto e cercare di ottenere il massimo. Questo è quello che possiamo fare. Poi vediamo quando si entra in pista quanto  possiamo essere competitivi: non si possono fare previsioni alla vigilia”.
 

Rossi sta facendo un lavoro di sviluppo per la Yamaha 2020: tu, invece, che tipo di lavoro stai facendo; sfrutterete questa ultima parte della stagione per provare in vista dell’anno prossimo?
“Come è normale che sia, stiamo anche pensando al futuro, però creare materiale nuovo e provarlo è molto complicato. Non è che dici: iniziamo a provare un certo numero di telai e tanti particolari, non funziona così. Non è così semplice”.

Però è un po’ di tempo che dai indicazioni, state pensando al 2020?
“Ci stanno pensando”.

Ci stanno pensando: cosa significa?
“Che stanno cercando di ottenere il massimo per il futuro”.

Però la Honda ha già provato il prototipo 2020 in un paio di occasioni, la Yamaha anche. E Ducati?
“Sono domande interessanti, ma sapete che non rispondo come vorreste. Mi spiace…”

Dopo la burrasca austriaca, com’è adesso il clima in Ducati?
“Tutto a posto”.
 

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