MotoGP 2018. Rossi: "Senza grip al posteriore"

MotoGP 2018. Rossi: "Senza grip al posteriore"
Giovanni Zamagni
Valentino puntava al podio, invece ha chiuso solo sesto: “E’ un risultato deludente. Ero un po’ preoccupato per la gomma anteriore, invece non ha funzionato qualcosa dietro: fin dal giro di ricognizione ho capito che c’era qualcosa che non andava”
28 ottobre 2018

 

PHILLIP ISLAND – Puntava al podio, anche se temeva problemi con la gomma anteriore, invece Valentino Rossi è arrivato solo sesto al traguardo, rallentato da un anomalo funzionamento della posteriore. E’ deluso, e non lo nasconde.


«Speravo nel podio: è un risultato deludente. Fin dal giro di ricognizione ho avvertito poco grip a sinistra sul posteriore: ho capito subito che sarebbe stato un GP complicato. Sono stato veloce fino a metà gara, ma negli ultimi 10 giri ho dovuto rallentare tanto: ci ho provato a rimanere lì, ma non ce la facevo. E’ un risultato negativo, anche perché ho perso punti in campionato su Dovizioso e Vinales me ne ha recuperati tanti».

 

C’è molta differenza tra la tua moto e quella di Vinales?

«Non tanta, ma Vinales, per come guida, anche quando scivola riesce a essere più efficace di me in accelerazione. Io pensavo di poter essere più efficace, ma avevo poco grip sul posteriore. Ho cercato di essere il più gentile possibile con la gomma, ma non è servito a niente. Uscendo dai box, nel giro di allineamento, non ho avvertito niente di anomalo, ma nel giro di ricognizione sì, era come se la gomma fosse troppo dura (scaldata in maniera sbagliata? Giro la domanda al nostro ingegnere Giulio Bernardelle, NDA). Per la Yamaha è stata una grande giornata, ma bisogna capire cosa è successo dalla mia parte del box. Sicuramente è un bel risultato per Vinales e da a tutti un po’ di fiducia, ma non cambia più di tanto la nostra situazione».

 

Perché tanti alti e bassi?

«Non lo so. Oggi, per la verità, ero tranquillo, perché quando ho messo la dura posteriore nelle FP4, ho avuto subito buone sensazioni e anche stamattina nel warm up ero più preoccupato per l’anteriore, ma abbiamo perso tanto grip nel posteriore, nonostante la moto fosse esattamente uguale a ieri».

 

Un tuo giudizio su Vietti.

«E’ stato impressionate. Celestino viene da una stagione difficile, si è rotto due volte una clavicola e, a parte un secondo posto a Barcellona, ha un po’ deluso. Alla fine ha fatto meglio nel mondiale… Già a Motegi aveva fatto una bella gara, ma qui è stato incredibile. Non aveva mai visto la pista, ha solo 17 anni: non è da tutti fare podio. E avrebbe anche potuto vincere, perché negli ultimi giri era il più veloce. Sono contento anche per il team, dopo un anno difficile: prima di cadere per la scivolata di Arbolino, Foggia sembrava il più competitivo».

 

Bezzecchi?

«Non so cosa dire, il mondiale non si dovrebbe decidere così, non è giusto».

 

Bagnaia?

«E’ stato un GP molto difficile, ma ha perso un solo punto: adesso deve chiudere il mondiale in Malesia».

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