MotoGP 2018. Puig: "Honda voleva provare un altro pilota"

MotoGP 2018. Puig: "Honda voleva provare un altro pilota"
Giovanni Zamagni
Per la prima volta dopo l’ingaggio di Lorenzo, parla il team manager della HRC: “Pedrosa ha avuto una lunga e brillante carriera, ha avuto le sue possibilità: era arrivato il momento di verificare il nostro potenziale con un altro pilota. Lorenzo è un campione: c’è stata questa opportunità e l’abbiamo colta”
13 luglio 2018

SACHSEN – Parla la HRC, per la prima volta dopo l’annuncio dell’ingaggio di Jorge Lorenzo per il biennio 2019-2020. Lo fa con il team manager Alberto Puig e con il direttore generale Tetsuhiro Kuwata, come tutti i giapponesi più silenzioso e attento a non sbilanciarsi.

 

Alberto, come siete arrivati a Lorenzo?

«Pedrosa ha fatto tanti anni con noi, ma era arrivato il momento di vedere un altro pilota sulla nostra moto. Dani ha fatto una lunga carriera, ha avuto le sue opportunità, volevamo verificare il potenziale della nostra moto con un altro pilota. Si è presentata l’opportunità di prendere Lorenzo e abbiamo deciso di farlo. L’obiettivo di ogni team manager è quello di prendere i migliori piloti disponibili».

 

Sarà difficile gestire due piloti così?

«Le gare sono sempre complicate ed avere due piloti così è sicuramente complicato, ma è anche una bella sfida».

 

Chi avevate contattato prima di Lorenzo?

«Non tanti piloti, per la verità. Abbiamo avuto alcuni contatti, ma più a livello di conversazione che per arrivare a un accordo vero e proprio».

 

Conosci molto bene Pedrosa per averci lavorato tanti anni: cosa ti lascia?

«La sua è una grande carriera, è uno dei piloti che ha vinto di più, ha fatto un lavoro fantastico. Quello che mi ha colpito di più è come, così piccolo, sia riuscito a gestire una MotoGP. Questo è stato impressionante».

 

Potrebbe diventare tester della Honda?

«Potrebbe anche essere una possibilità da prendere in considerazione, ma lui non ha ancora deciso cosa fare in futuro. Valuteremo più avanti».

 

Torniamo a Lorenzo: cosa vi aspettare da lui?

«Ci aspettiamo che faccia bene: ha conquistato tre titoli in MotoGP, crediamo che possa vincere anche con la nostra moto. Tutto dipende dall’adattamento: con la Ducati ci ha messo un po’ di tempo, ma poi è stato capace di vincere due GP consecutivi. Noi come Honda crediamo nel suo potenziale, sappiamo che è veloce, ma quanto veloce non lo possiamo prevedere».

 

Avete già individuato chi sarà il suo capo tecnico?

«Abbiamo qualche idea, abbiamo preso dei contatti, ma non siamo ancora arrivati a un accordo. (In realtà ci sarebbe già un tecnico sotto contratto, ma non trapela il nome, NDA)».

 

Prima di firmare con Lorenzo, avete informato Marquez?

«E’ chiaro che lo abbiamo fatto: Marquez è un pilota importantissimo per noi. E lui ci ha risposto esattamente come ci aspettavamo che ci rispondesse».

 

Kuwata ha parlato molto bene: ecco in sintesi quello che ha detto.

«Rispetto all’anno scorso abbiamo migliorato le prestazioni del motore, ma abbiamo fatto dei progressi anche nella ciclistica. Il nostro quattro cilindri non è ancora il migliore, ma stiamo lavorando per renderlo tale. Non posso dire che la Honda è la più competitiva MotoGP del 2018: eventualmente lo si dirà a fine stagione se avremo conquistato il titolo. Lorenzo ha uno stile molto differente da Marquez? Honda, come sempre, cercherà di accontentare entrambi i piloti, come peraltro fa già con Marquez e Pedrosa».

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