MotoGP 2013 - Le pagelle del GP del Giappone

MotoGP 2013 - Le pagelle del GP del Giappone
Giovanni Zamagni
10 e lode per Lorenzo, la perfezione assoluta; 9 per Marquez, sbalorditivo; 6 a Pedrosa una volta dietro. Male Rossi e Crutchlow che arrivano a 4 | G. Zamagni, Motegi
28 ottobre 2013

Punti chiave


JORGE LORENZO VOTO 10 E LODE
Pole position, vittoria (rimanendo in testa dall’inizio alla fine), giro veloce: la perfezione assoluta, impossibile fare meglio. La sua gara è stata un misto di forza, coraggio, costanza, capacità di resistere agli attacchi di Marquez, concentrazione, velocità. Qualcuno ha detto: la sfiga di Rossi è che Lorenzo guida una Yamaha.


MARC MARQUEZ 9
D’accordo, è caduto ancora una volta (la 15esima stagionale), oltretutto di nuovo nel warm up, rischiando, proprio come a Silverstone, di farsi male alla spalla destra. Ma cosa vuoi dire a uno così, capace comunque di conquistare il secondo posto, nonostante venerdì non si sia provato, sabato si sia girato sul bagnato e domenica si sia corso sull’asciutto, senza che lui avesse mai pilotato prima una MotoGP a Motegi. E’ sbalorditivo.


DANI PEDROSA 6
Avrebbe dovuto essere la sua gara, perché correre avendo provato così poco è – o dovrebbe essere – un vantaggio per uno della sua esperienza. Invece, ancora una volta, ha preso paga dal compagno di squadra, da un ragazzino al debutto in MotoGP. Forte è forte, ma Lorenzo e Marquez lo sono molto di più.


ALVARO BAUTISTA 7
Un altro quarto posto, un altro risultato sicuramente positivo, ma un’altra prestazione non troppo esaltante, perché 19”755 sono tanti. E’ comunque un pilota molto costante e con quei tre là la davanti fare meglio di così è difficile.


STEFANI BRADL 7
Quattordici giorni dopo l’operazione alla caviglia destra, ottiene un risultato addirittura inaspettato: bravo. Il suo problema è che quando sta bene non è che poi vada tanto più forte.


VALENTINO ROSSI 4
Una partenza fulminante, un buon primo giro, poi due errori non da lui, come se stesse andando oltre il suo limite per provare a tenere il passo di Lorenzo. Così, una gara che avrebbe potuto essere molto positiva, si è trasformata in una da dimenticare: un’occasione persa.


CAL CRUTCHLOW 4
Dov’è finito il pilota di inizio stagione? Va bene l’infortunio al braccio destro, va bene che la sua Yamaha non è stata aggiornata con il “seamless”, ma tutto questo non giustifica una prestazione così incolore.


BRADLEY SMITH 5
Qui ha più attenuanti che da altre parti, considerando quanto poco si è girato. Ed è arrivato quasi in scia al compagno di squadra.


NICKY HAYDEN 7
Si impegna sempre al massimo, non si risparmia anche se la Ducati non gli riserva lo stesso trattamento. In qualifica, sul bagnato, è stato bravissimo, in gara ha battuto nuovamente il compagno di squadra: non gli si può dire niente.


ANDREA DOVIZIOSO 5
Ha perso la “sfida Ducati” anche a causa di un paio di doppiati che l’hanno rallentato, ma da lui ci si aspetta comunque di più.


ANDREA IANNONE 4
Male in prova, male in gara.


YONNY HERNANDEZ 4
Non pervenuto. Eppure potrebbe essere riconfermato.


YAMAHA 8
Ha vinto in Casa della Honda, ma il successo è merito quasi esclusivamente del suo straordinario pilota.


HONDA 8
Dopo due successi consecutivi, deve accontentarsi del secondo e del terzo posto, sulla pista teoricamente più favorevole. Incredibilmente, è stata più penalizzata dalla mancanza di prove, nonostante tutti i dati a disposizione.


DUCATI 5
Un voto in più del solito perché sul bagnato ha dimostrato di essere competitiva. Ma sull’asciutto è sempre notte fonda.

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