Michele Colaninno: “Mi aspetto che Aprilia lotti per il titolo nel 2026”

Michele Colaninno: “Mi aspetto che Aprilia lotti per il titolo nel 2026”
L’ad del gruppo Piaggio sul Corriere della Sera: “Spendiamo un euro in meno del budget, non si vince con i soldi ma con le idee. Bezzecchi è un leader, Martin lo abbiamo salvato dalle sirene”
23 ottobre 2025

L’intervista è firmata da Daniele Sparisci e Daniele Dallera. Alla trecentesima vittoria nelle varie classi del mondiale, con Raul Fernandez domenica scorsa a Phillip Island, l’Aprilia sembra davvero pronta a puntare molto in alto. Michele Colaninno, che con il fratello maggiore Matteo (presidente esecutivo) guida il gruppo Piaggio e non ama la ribalta, è un grande appassionato.

Colaninno è fiducioso: l’Aprilia di oggi è molto più forte di un anno fa e ancora di più del 2023, con la tenacia e il lavoro si può arrivare al traguardo; le corse sono importanti perché insegnano l’importanza della tecnologia e indirizzano gli sviluppi futuri; le sfide vanno affrontate con le idee.

“Vedo gruppi internazionali - dice - che investono moltissimo denaro nelle gare. Noi facciamo gli investimenti che possiamo permetterci. Anzi, un euro in meno. Perché guadagnarsi quell’euro significa avere idee migliori degli altri. La vittoria arriva con le idee, con la strategia e con il lavoro. E un po’ di fortuna…”.

L’intervista spazia. L’Italia è forte e lo dimostra, Piaggio è un gruppo saldamente in Italia, con Aprilia si vince anche nell’ off-road con Cerutti e la Tuareg. Non è Michele Colaninno a scegliere un ingegnere o un pilota: questo è il compito di Massimo Rivola (scelto dallo stesso Michele). E Martin?

“Jorge Martin era come Ulisse in mezzo alle sirene e lo abbiamo aiutato a non ascoltarle. Abbiamo gestito la situazione in maniera elegante e i risultati di oggi dimostrano che non raccontavamo frottole. Sono felice di averlo con noi e aspetto con impazienza l’anno prossimo per vederlo lottare insieme a Bezzecchi per vincere il mondiale. E Marco è cresciuto molto in termini di mentalità, consapevolezza e responsabilità. Sono contento di come la squadra ha lavorato per farlo crescere”.

Parla molto con o suoi piloti? “No. Ognuno deve stare al suo posto, ci parlano i responsabili della squadra: Rivola, Sterlacchini... Sono convinto che questa squadra saprà lottare per il Mondiale. Non ci manca niente, per vincere”.

Tra le altre cose, Michele Colaninno ha fiducia in Liberty Media che porterà il mondiale sempre più in alto, è amico di Max Biaggi brand ambassador Aprilia, è favorevole alle politiche ambientali ma vuole la neutralità tecnologica: spetta alle imprese e non alla politica trovare le soluzioni per raggiungere gli obiettivi green.

Come si fa crescere un gruppo con presenze in diversi continenti come Piaggio? Piaccia o no, conclude Colaninno, l’Asia sta invadendo l’Europa, ma se prendiamo le decisioni giuste non dobbiamo avere paura: abbiamo marchi appassionati, proponiamo prodotti premium, l’industria va difesa ma non con il protezionismo.

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