Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Tanto per gradire, varcati i cancelli per il primo turno di ufficiali, uscì dalla pit lane, davanti a me, su una ruota, in piedi sulle pedane, fino alla San Donato…
Con la 125, ancora oggi, ritengo sia impossibile da fare...
Tanto per gradire, varcati i cancelli per il primo turno di ufficiali, uscì dalla pit lane, davanti a me, su una ruota, in piedi sulle pedane, fino alla San Donato…
Con la 125, ancora oggi, ritengo sia impossibile da fare.... Il ricordo di quei momenti, del controllo che 'sto ragazzino di 14 anni aveva della sua moto, mi porta a essere sicuramente meno critico, oggi, nei suoi confronti; perché per noi che siamo da questa parte della barricata è fin troppo facile sparargli contro se i test in Qatar hanno deluso... All’epoca, invece, provavo solo una gran bella invidia per lui... Motociclisticamente sana. Era un talento puro. Ancora più sensazionale fu quel 2.05.034 che gli diede la pole position, un tempo che avrebbe consentito di schierarsi in griglia anche al GP del Mugello dello scorso anno. Figuratevi che Cecchinello, che con la sua “hondina” partecipava come ospite al monomarca, incassò un bel 4 decimi (2° tempo), nonostante un paio di mesi prima avesse corso proprio sul circuito toscano la tappa del mondiale.
Per certi versi, devo dire che l’inizio di carriera di Melandri fu addirittura più strabiliante di quello di Valentino Rossi. Assaporò prima la vittoria, con una moto più complicata, ma dimostrò minor equilibrio. Una caratteristica che, mi sento di dire, contraddistingue ancora oggi i due fenomeni. E anche a quella gara del 1997, con Marco in partenza dalla pole con un secondo e mezzo di vantaggio in prova sull’immediato inseguitore (era Alessio Cadalora, poiché Cecchinello non prese il via, ndr), fece l’errore sciocco di cadere, “gratuitamente”, per eccesso di velocità.
Per riportarvi alla normalità, vi racconto invece che, alla mia prima partenza con la GP, rimasi al palo… solo come un cane e sorpassato pure dall’auto di coda. Il motore si spense, non girava abbastanza, ma non avevo nemmeno l’idea di quanto fosse lunga la prima, per sfrizionare correttamente.
E’ la ragione per cui, tra le foto della gallery, potrete guardare la sola classifica del secondo turno di prove (disputate con asfalto leggermente bagnato), il cui risultato mi auguro consenta di bilanciare la vostra fiducia…