Marquez in poleposition a Silverstone

Marquez in poleposition a Silverstone
Giovanni Zamagni
Sbalorditiva pole position per Marquez, con Lorenzo (+0”128) e Cal Crutchlow (+0”734) a completare la prima fila. Sesto tempo per Rossi (+ 1”418), settimo per Dovizioso (1”432) | G. Zamagni, Silverstone
31 agosto 2013

Punti chiave

 
SILVERSTONE – Sbalorditiva pole position per Marc Marquez, con Jorge Lorenzo (+0”128) e Cal Crutchlow (+0”734) a completare la prima fila. Sesto tempo per Valentino Rossi (+ 1”418), settimo per Andrea Dovizioso (1”432).

Sono stati 15 minuti eccitanti, spettacolari, con due piloti – Marquez e Lorenzo – che si sono strappati la prima posizione con una serie impressionante di giri veloci: il precedente giro più veloce di Silverstone (Stoner, 2011), è stato abbassato di 1”3. Pazzesco.


MARQUEZ RISPONDE A LORENZO

E’ Lorenzo a iniziare a tirare: è sua la prima “pole” in 2’01”497. Ma passano pochi secondi e Marquez scende a 2’01”287, nonostante un rischio pazzesco a poche curve dal traguardo. Marc rientra ai box, Jorge fa un altro giro e scende a 2’01”217.

Con la seconda gomma, il copione lo stesso: Lorenzo scende a 2’00”819. Sembra un tempo imbattibile, ma non per Marquez, che ferma il cronometro a 2’00”691, per una prima posizione ancora una volta da pelle d’oca.

“Sì, la verità è che ho fatto un giro molto buono. Già con la prima gomma morbida avevo fatto un tempo migliore delle mie aspettative, ma Lorenzo aveva fatto meglio. Con la secondo ci ho provato con ancora più determinazione e ci sono riuscito: è stato anche divertente. Ma domani sarà diversa”.

Se lo augura anche Lorenzo, piuttosto abbacchiato. “Ho fatto uno dei migliori giri di sempre, ma non è bastato: Marc ha guidato molto bene, ma è chiaro che hanno qualcosa in più. Domani, però, sarà lunga”.


DIFFERENZA MOSTRUOSA

La differenza con i compagni di squadra è mostruosa: Marquez ha rifilato a Pedrosa (quinto) 0”933, Lorenzo a Rossi 1”3 e 0”734 alla migliore Yamaha dopo la sua, quella di Crutchlow. Protagonista di due cadute paurose nelle FP3, Cal è stato comunque bravissimo a conquistare una prima fila davvero insperata. “Ho cercato di distruggere due moto, quasi riuscendoci: fortunatamente i ragazzi del team hanno fatto un lavoro eccezionale, mettendomi a disposizione una M1 per le QP2. L’obiettivo per domani è il terzo gradino del podio, perché i primi due sono inavvicinabili".


ROSSI IN SCIA A LORENZO

In realtà, l’analisi del passo dice che anche Pedrosa, al di là delle difficoltà delle qualifiche, è messo piuttosto bene, mentre è più lontano Rossi, che nel finale ha acciuffato la seconda fila, grazie anche al compagno di squadra: Valentino, ottavo a 1”546 con la prima gomma morbida, è uscito per l’attacco finale in scia a Jorge, prendendolo come riferimento. Così ha ottenuto il sesto tempo, che gli permette di partire davanti ad Andrea Dovizioso, ancora una volta migliore tra i piloti Ducati. Buon quarto posto per Bradl, tornato davanti dopo due GP da incubo, in difficoltà Bautista (qui in pole nel 2012), solo ottavo.


QP1

Tre MotoGP in QP1: Smith, Iannone e Pirro. Sono proprio i due piloti Ducati a restare fuori, con Andrea solo quinto e Michele sesto, mentre in QP2 vanno Smith ed Edwards che, come sempre, quando c’è da rinnovare il contratto si dimentica dell’età e si rimette ad andare forte.


FP4

Tutti (o quasi), in pista con la gomma dura anteriore e posteriore. Il turno è dominato da Lorenzo in 2’02”049 (a 2 centesimi dalla pole 2011 di Stoner), con Pedrosa a 0”011, Bradl a 0”091, Marquez 0”144, Crutchlow 0”653, Rossi 0”979, Smith 1”127, Dovizioso 1”307, Bautista 1”412, Hayden 1”665, quindi De Puniet, Espargaro, Iannone, Edwards, Corti.

Rispetto ai turni precedenti, la novità è rappresentata da qualche difficoltà imprevista per Marquez, che solo nel finale si è avvicinato ai primi, mentre Rossi si è alternato sulle due moto, sempre però con le dure. Nel passo, non c’è storia: Lorenzo è nettamente il più costante, seguito da Pedrosa, con gli altri molto più staccati. Tra l’altro c’è chi, come Bradl, fatica con la dura posteriore: un’altra variabile da tenere in considerazione.
Violenta caduta per Aleix Espargaro: la moto lo ha colpito sul collo dopo la scivolata, procurandogli una forte contusione, oltre a una frattura al mignolo della mano sinistra.

Durante il turno, una situazione interessante: Marquez si ritrova in scia a Pedrosa e prova a carpirne i “segreti”, ma appena se ne accorge, Dani si rialza e fa passare il compagno di squadra. Poi, nel finale, è Pedrosa dietro a Marquez e ci rimane per un paio di giri: Dani ha capito che è importante studiare Marc.


CLASSIFICA


 

Pos. Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora Distanza 1st/Prev.
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 323.5 2'00.691  
2 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 322.0 2'00.819 0.128 / 0.128
3 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 319.7 2'01.425 0.734 / 0.606
4 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 326.3 2'01.558 0.867 / 0.133
5 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 323.1 2'01.624 0.933 / 0.066
6 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 322.3 2'02.109 1.418 / 0.485
7 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 321.3 2'02.123 1.432 / 0.014
8 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 325.2 2'02.252 1.561 / 0.129
9 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 321.3 2'02.289 1.598 / 0.037
10 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 320.0 2'02.409 1.718 / 0.120
11 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 308.2 2'04.032 3.341 / 1.623
  41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART