MotoGP. Marc Marquez e il dilemma della spalla: c'è un nuovo intervento in vista?

MotoGP. Marc Marquez e il dilemma della spalla: c'è un nuovo intervento in vista?
Luciano Lombardi
Nonostante la smentita di Honda Repsol, si moltiplicano le voci sull'eventualità di una nuova operazione. Vediamo quali potrebbero essere gli scenari possibili
13 febbraio 2020

Marc Marquez e la sua spalla destra: seconda puntata. Ieri, sul finale di questo articolo, abbiamo ipotizzato che nel futuro prossimo del pilota spagnolo ci potesse essere un secondo intervento per stabilizzare l'arto che, negli ultimi test di Sepang, ha rappresentato un limite alle sue performance.

Nelle ore immediatamente successive, com'era del resto prevedibile, su questa eventualità è partita un'ondata di supposizioni.

Al netto del fatto che Honda Repsol l'abbia già smentita, il quotidiano tedesco Speedweek.com ha scritto, tuttavia, che a margine degli esami clinici ai quali Marquez si dovrebbe sottoporre presso la clinica Dexeus di Barcellona, i medici che hanno effettuato il primo intervento a dicembre valuteranno se intervenire nuovamente sia possibile e se abbia senso o meno.

Quindi ci mettiamo in scia e facciamo un po' di fantaMotoGP, cercando di capire quali potrebbero essere i possibili scenari.

Il più scontato è il prosieguo dello status quo, cioè niente operazione: Marquez approfitterà delle due settimane e spiccioli che lo separano dalla partenza per Doha per continuare il processo di riabilitazione che aveva già massicciamente svolto nelle scorse settimane.

In questo caso, la speranza è che fisioterapia e forza di volontà diano i loro giusti effetti e la spalla recuperi quel 40 per cento della sua condizione di salute che non ha risposto all'appello dei fatti nei test malesi.

Se risulterà vana il rischio è che le conseguenze possano ricadere su tutta la stagione, com'è già accaduto, in passato, in decine di casi omologhi.

L'ipotesi chiururgica

Se, invece, decidesse di operarsi, a seconda della data stabilita e del tipo di intervento, nonché tenendo conto dei tempi tecnici necessari al recupero è verosimile che, oltre ai prossimi test del Qatar, (22-24 febbraio) a saltare possano essere almeno anche i primi due Gran Premi, cioè quello di Doha (8 marzo) e il successivo di Buriram (22 marzo).

Di per sé, calendario alla mano e restando sempre sulle ali della fantasia, considerando che nel 2019 Marquez si è imposto con 151 punti di vantaggio su Dovizioso, per assurdo e ovviamente senza considerare tutte le tante variabili in gioco, Marc Marquez potrebbe portare a casa il nono titolo anche con una convalescenza post-operatoria ben più serena.

Ma cerchiamo di essere più precisi affidandoci alla matematica e domandiamoci, proiettando l'andamento della stagione 2019 a quello del 2020, quante gare Marquez potrebbe saltare e aggiudicarsi ugualmente il titolo mondiale.

Abbiamo perciò ipotizzato l'assenza di Marquez e aggiornato, di conseguenza, i punti dei primi quindici piloti giunti al traguardo, GP dopo GP. Ciò ha implicato il sottrarre al suo punteggio gli eventuali punti conquistati in ogni gara, nonché aggiornare lo standing degli altri piloti che avrebbero potuto piazzarsi in posizioni più alte se il campione fosse stato assente.

Ripetendo questo procedimento a cascata per tutti i Gran Premi, quel che si evince è che Marquez - sempre tenendo come punto fermo il fatto che tutto rimarrebbe identico all'anno scorso - calcoli alla mano - Marquez potrebbe saltare le prime sei gare e vincere ancora su Dovizioso per 20 punti (305 a 285).

Se fosse assente nella settima gara, arriverebbe secondo con uno scarto di 5 punti, sempre - ovviamente - da Dovizioso.