Lorenzo in crisi. Solo colpa delle gomme?

Lorenzo in crisi. Solo colpa delle gomme?
Giovanni Zamagni
Il campione della Yamaha sputa veleno contro la Bridgestone. Sicuramente ha le sue ragioni, ma la sensazione è che non sia solo un problema degli pneumatici | G. Zamagni, Losail
20 marzo 2014

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LOSAIL – Indiavolato. Jorge Lorenzo fatica a farsene una ragione: le Bridgestone 2014 lo fanno dannare. «La moto è competitiva, è solo un problema di gomme» ripete all’infinito, riprendendo un concetto già espresso a Sepang, dopo i test. Oggi, però, Jorge, se è possibile, è ancora più arrabbiato di allora, evidenziando un malessere che, a questo punto della stagione, sta diventando preoccupante.

«Non c’è assolutamente aderenza, la moto scivola da tutte le parti, appena tocco il gas la mia Yamaha diventa incontrollabile: la situazione è del tutto simile a quella della Malesia, anche se là partivamo tutti dallo stesso livello, mentre qui, chi è venuto a provare due settimane fa, è sicuramente avvantaggiato» dice specificando continuamente che: «la M1 va bene, è competitiva, è una moto vincente. Ma non con queste gomme». Naturalmente, non sì dà già per vinto. «Ci avvicineremo, non è questa la reale situazione, soprattutto per la gara: per la pole, Aleix Espargaro può disporre della gomma extra morbida, che dà un vantaggio di 5-7 decimi, ma sulla distanza è un po’ diverso. In ogni caso sì, sono preoccupato».


QUALCOSA DI PIU’ DELLA GOMMA

La sensazione, però, è che ci sia qualcosa di più, anche se i dubbi sulle nuove Bridgestone sono più che legittimi: anche Dani Pedrosa, che pure guida la Honda, non ha usato aggettivi troppo positivi per definirle.
«Sono anche pericolose: i tecnici sono costretti a mettere un sacco di “traction control”, ma noi piloti abbiamo la sensazione che non intervenga mai e che la moto possa scapparti da un momento all’altro. Ho già parlato con Loris Capirossi (referente con i piloti per la Bridgestone, NDA), spero che si possa fare qualcosa, che si riesca a intervenire (comunque non prima di Le Mans, NDA)», tuona Lorenzo. Il fenomeno della Yamaha non è sereno, lo si vede e lo si capisce dalle sue dichiarazioni, dal suo atteggiamento, dalle sue espressioni. Per carità, non parliamo di un Lorenzo in crisi, ma qualcosa che non va, c’è sicuramente.

 

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