Le pagelle del GP del Qatar

Le pagelle del GP del Qatar
Giovanni Zamagni
Dieci e lode all'australiano, velocissimo. Tutti sette e otto per i piloti di testa. Solo cinque e mezzo per Valentino Rossi, che rispetto alle prove ha fatto un passo avanti | G. Zamagni, Losail
21 marzo 2011

Punti chiave

 
CASEY STONER VOTO 10 E LODE
Velocissimo, come sempre, ma a differenza di tante volte anche tatticamente perfetto. Quando, a inizio gara, Dani Pedrosa si è portato al comando, avrebbe potuto perdere la calma, invece ha continuato a guidare in maniera impeccabile. Da applausi.


JORGE LORENZO 8
Sulla distanza, la Yamaha continua a essere una moto molto equilibrata, ma Lorenzo, questa volta, ci ha messo molto del suo. Per conquistare il secondo posto è stato favorito dal calo fisico di Pedrosa, ma, in ogni caso, Lorenzo ha guidato alla grande.


DANI PEDROSA 8
Dani non è un pilota che cerca scuse e la sua faccia a fine gara confermava tutti i suoi problemi fisici. Un peccato, perché su una delle piste a lui meno congeniali e più favorevoli a Stoner, riusciva a tenere il ritmo del compagno di squadra. Sarebbe stato una sfida bella e avvincente e al sesto giro, quando Pedrosa si è portato al comando con una perentoria staccata alla prima curva, ha dimostrato di essere tenace anche in frenata.


ANDREA DOVIZIOSO 7
Quarto posto non è un risultato esaltante in assoluto, ma l’attuale livello della MotoGP è pauroso: finire a 5”9 in Qatar da Stoner significa aver fatto una buona gara. Andrea è sempre più vicino ai migliori, adesso deve fare l’ultimo, decisivo passo in avanti.


MARCO SIMONCELLI 7
Ha perso la sfida con Dovizioso, ma ha comunque disputato la sua miglior gara in MotoGP. Nel finale ha un po’ mollato, ma il distacco dai primi è decisamente inferiore rispetto al 2010: come dire che il Sic è in crescita costante.


BEN SPIES 5,5
Per certi versi è la delusione del GP, perché dopo i test invernali e dopo le prove, ci si aspettava molto di più da lui. Ma come già gli accadeva nel 2010, Spies è stato poco incisivo nelle fasi iniziali della corsa. Poi, giro dopo giro, ha preso più confidenza e ha finito in crescendo, ma deve fare di più.


VALENTINO ROSSI 5,5

Non si può giudicare positivamente un settimo posto a 16” dal primo, ma la prima gara di Valentino Rossi con la Ducati è stata dignitosa. Rispetto alle prove ha fatto un passo in avanti, girando in tempi discreti. Lui dice che il problema è più fisico che tecnico e che sarà in forma fra un paio di mesi. In ogni caso, è stato il miglior pilota Ducati al traguardo.


COLIN EDWARDS 5
Il solito Edwards: veloce nei test invernali, inconcludente in gara.


NICKY HAYDEN 5
Era ultimo alla prima curva, è risalito fino alla nona posizione. Ma sembra completamente imbambolato, incapace di fare quello che faceva l’anno scorso con la Ducati.


HIROSHI AOYAMA 5
Gli è caduto davanti Capirossi e ha perso terreno, ma non è più l’Aoyama dei test invernali.


CAL CRUTCHLOW 5
Nelle prove libere aveva fatto vedere qualcosa di buono, poi è tornato indietro. Sta comunque migliorando rispetto ai disastrosi test invernali.


HECTOR BARBERA 5
Miglior Ducati in prova, in gara ha faticato moltissimo.


KAREL ABRHAM 4
Avrebbe dovuto rimanere almeno un altro anno in Moto2.


TONI ELIAS 4
Un disastro, povero Toni, costantemente ultimo e staccato. Ed è anche caduto…


RANDY DE PUNIET 4
Sei curve ed era già per terra.


LORIS CAPIROSSI N.G.
La ruota anteriore della moto di De Puniet ha colpito la frizione di quella di Loris e la leva ha girato le dita del povero Capirossi. In ogni caso, avrebbe fatto una gara nelle retrovie.