Il salto triplo della MotoGP

Il salto triplo della MotoGP
Dopo le “classiche” europee ed americane di primavera ed estate, il Motomondiale strizza le ultime gocce d’energia a piloti ed addetti ai lavori con le tre trasferte in Oriente
17 ottobre 2013

Punti chiave



La “tripla” come viene chiamata dagli uomini della Motogp è l’arrivo in volata di una gara di mezzo fondo, è uno zero a zero negli ultimi minuti di una finale di coppa, è il veloce gesto atletico di un triplista. Ecco si, dopo una rincorsa di quattordici passi, la “tripla” del motomondiale e’ uno “hop, step & jump” in cui tutto è portato al limite. E’ il massimo sforzo per i corpi e le menti dei pretendenti al titolo piloti, è la massima sollecitazione per le strutture logistiche che muovono il circus, è la lotta di tutti per lavorare con lucidità contro l’opprimente gravita’ imposta dal jet leg.

Quest’anno lo Hop si è chiamato Malaysia in cui Honda ha riaffermato la sua superiorità tecnica, Pedrosa ha ripreso il filo del discorso interrotto ad Aragon e Marquez ha di fatto cesellato il suo nome sul trofeo di campione del mondo 2013.

Lo Step e’ l’Australia, una pista da pelo sullo stomaco, da paura, stretta, veloce, battuta da raffiche di vento che la regatta e’ cancellata, che sbattono le moto di traverso in curvoni da duecento all’ora. Philip Island, orfana del suo imperatore Casey Stoner, guarda i piloti negli occhi mentre i piloti devono guardarla con rispetto altrimenti è una virgola nera e sgraziata sull’asfalto, un istante di silenzio e poi polvere, pezzi di moto e dolore.

Il Jump sara’ il Giappone. Il Twin Ring è di proprietà della Honda ed è qui che Honda celebrerà il suo successo. Giusto e meritato. Honda è definitivamente ritornata ad essere il dominatore del moto mondiale. I suoi ingenieri hanno limato gli ultimi limiti di un mezzo che già aveva vinto il mondiale nel 2011 e che ora è la miglior moto in circolazione. Bravi!

E poi? E poi si va a casa, il piu’ velocemente possibile. A a recuperare il sonno perduto, ad aprire lettere e bollette ammucchiate nella cassetta della posta, a rivedere in faccia famigliari ed amici e a pensare a come organizzare la tripla del 2014. Hop, Step & Jump.

Battista Baruffaldi