I piloti fanno fronte comune contro la Bridgestone

I piloti fanno fronte comune contro la Bridgestone
Giovanni Zamagni
Tutti i piloti hanno partecipato alla “Safety Commission” e hanno fatto fronte comune contro la Bridgestone, colpevole, secondo loro, di tutte le cadute che avvengono nei primi giri | G. Zamagni, Sachsenring
15 luglio 2011

Punti chiave

 

SACHSENRING – Questa volta si sono incazzati per davvero. Così tutti i piloti, ad eccezione di Karel Abraham, hanno partecipato alla “Safety Commission” e hanno fatto fronte comune contro la Bridgestone, colpevole, secondo loro, di tutte le cadute che avvengono nei primi giri, quando le gomme non si scaldano, non entrano in temperatura, perché troppo dure.

“Hanno toccato il fondo – spiega Loris Capirossi, costretto ad alzare bandiera bianca a causa dell’infiammazione dei tendini della clavicola destra -: non era mai successo in passato che un pilota cadesse non per aver fatto un errore, ma a causa delle coperture”.

Tutti d’accordo quindi a chiedere alla Bridgestone un intervento immediato e già dal GP della Rep.Ceca (14 agosto) cambierà qualcosa: “Ci saranno più gomme, tre mescole o anche di più” assicura Capirossi, mentre per il 2012 l’obiettivo è quello di costruire pneumatici che entrino prima in temperatura, anche a discapito della tenuta alla distanza.

Non si è parlato solo di questo durante la Safety Commission, ma anche del GP del Giappone: pure in questo caso, tutti i piloti – eccetto, comprensibilmente, Hiroshi Aoyama – sono d’accordo. Nessuno vuole andare a Motegi, perché la situazione non è affatto chiara. “A Laguna Seca ne saprete di più” dice sempre Capirossi, ma è evidente che c’è stata una presa di posizione unanime: a questo punto per la Dorna diventa difficile confermare un GP che nessuno nel paddock, non solo i piloti, vuole disputare.

 

QUALCHE COMMENTO

Per quanto riguarda la prima giornata di prove, ecco qualche commento dei piloti.

Marco Simoncelli: “Tutto bene, anche se non sono soddisfatto al 100%, perché abbiamo parecchi problemi di trazione. Ma, probabilmente, ce l’hanno tutti. Questo è uno dei circuiti più divertenti con una 250, ma con la MotoGP è molto impegnativo: è facile sbagliare e richiede molta concentrazione. Anche fisicamente è piuttosto stressante, perché non ti riposi mai”.


Jorge Lorenzo: “Non è la pista più adatta alla Yamaha e al mio stile di guida, ma siamo veloci e competitivi: bisogna cercare in tutti i modi di mettere pressione a Stoner”.


Dani Pedrosa: “Questa pista mi piace e girando a sinistra mi permette di non soffrire troppo fisicamente. Questa mattina sono caduto come se fossi sul ghiaccio, senza poter fare nulla. Ci manca un po’ di trazione sul posteriore, ma l’incognita più grande è la tenuta alla distanza”.


Casey Stoner: “Considerato il volo che ho fatto, mi posso considerare fortunato di non essermi fatto male. La caduta mi ha tolto però un po’ di sicurezza e ci ha fatto perdere parecchio tempo: domani dovremo migliorare un bel po’”.


Andrea Dovizioso: “E’ stata una giornata positiva: sono vicino ai primi e ho girato sempre con le gomme dure. Per essere competitivo su questa pista, devi riuscire a essere veloce senza spingere al 100%, perché c’è poco grip e si sta tanto piegati a sinistra sempre sullo stesso angolo. Sapevo che qui Pedrosa sarebbe andato forte, perché questo è un tracciato che esalta le sue caratteristiche di guida”.

 

 

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