GP del Regno Unito. L'analisi tecnica di Davide Brivio

GP del Regno Unito. L'analisi tecnica di Davide Brivio
Giovanni Zamagni
Davide Brivio commenta per Moto.it il GP di Gran Bretagna. "E’ stato un altro GP dominato da Lorenzo, la Yamaha ha il miglior pacchetto" | G. Zamagni, Silverstone
20 giugno 2012

Punti chiave


«E’ stato un altro GP dominato da Lorenzo, mentre da 2-3 gare Stoner non lotta per la vittoria, perché, per vari motivi, non riesce a mettere a punto in modo soddisfacente la moto. In generale, credo che la Yamaha abbia il migliore pacchetto: Lorenzo è bravissimo a guidare la M1, ma fa un po’ quello che vuole, con una moto molto ben bilanciata, un pacchetto vincente nell’elettronica e nella ciclistica e così riescono a compensare a una piccola inferiorità del motore. Gli altri non riescono ad approfittare delle momentanee difficoltà di Stoner: a Silverstone, Pedrosa, dopo che lo aveva raggiunto, avrebbe dovuto attaccarlo, ma non lo ha fatto. Le gare sono poco spettacolari, anche per colpa dei piloti, che osano troppo poco, sono tutti piuttosto arrendevoli. Ricapitolando, il tema attuale è questo: Lorenzo domina, Stoner non riesce a lottare, Pedrosa poco incisivo».

I piloti Honda si lamentano dall’inizio dell’anno per il chattering e con la nuova Bridgestone anteriore la situazione sembra addirittura peggiorata; con tre GP consecutivi, come fanno a recuperare lo svantaggio dalla Yamaha?
«Si dice che all’interno del box HRC ci sia sempre qualche piccola novità. Per risolvere il chattering devi lavorare sulla messa a punto, ma, soprattutto, su componenti differenti, come forcellone e telaio. Certo, tre gare consecutive non aiutano, ma non credo neanche che la gomma sia la causa dei problemi: forse sono stati accentuati, che vanno risolti al di là di questo pneumatico. Questa situazione tecnica della Honda va

Siamo arrivati a una parte della stagione importante: Stoner deve invertire la tendenza in queste tre gare, altrimenti sarà troppo tardi

sicuramente a vantaggio di Lorenzo, che è assolutamente il favorito per il titolo. Siamo arrivati a una parte della stagione importante: Stoner deve invertire la tendenza in queste tre gare, altrimenti sarà troppo tardi».


Veniamo alla Ducati: Hayden settimo, Rossi nono, ma staccato di oltre 20 secondi dal compagno di squadra, mentre tutti si aspettano che Valentino stia davanti a Nicky.
«Ci sono stati un mix di fattori: una pista ancora indigesta a Valentino e una messa a punto non centrata. Per questo Rossi è stato più lento di Hayden, migliore di Valentino sia in prova sia in gara. Negli ultimi tre GP Rossi era in progressione, ma in GBR Hayden ha lavorato meglio: speriamo nelle prossime tre gare di riprendere il cammino e di andare in progressione secondo le attuali possibilità».


Come si recupero lo svantaggio – ancora grande – da Yamaha e Honda?
«E’ da tutto l’anno che siamo tra gli ‘”8 e 1”2: a volte in prova è un po’ più di 1”, poi in gara si riduce un po’. Credo che a livello di messa a punto sono state percorse molte strade: non so se tutte, ma sicuramente abbiamo spremuto molto il materiale a disposizione. Probabilmente adesso serve qualcosa di diverso, qualche pezzo nuovo per migliorare. I problemi non sono tanti: c’è un avantreno che sembra non avere abbastanza grip, che poi genera un sottosterzo fastidioso, con Valentino che sente la moto allargare le curve invece di chiuderle. Di conseguenza, c’è un ritardo ad andare ad aprire il gas e si perdono decimi importanti a ogni curva. Probabilmente, però, la causa è una sola e il problema è abbastanza circoscritto: speriamo che presto si riesca a portare in pista una soluzione che permetta di ridurre, di dimezzare il distacco. Non dimentichiamo che la Ducati sta utilizzando una tecnologia costruttiva completamente nuova per lei: ha fatto un grande lavoro alla fine del 2011 per costruire questo telaio, che ha comunque dei pregi. Adesso si tratta di fare il secondo passo, avendo però meno conoscenza delle Case giapponesi».

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