GP di Francia. L'analisi tecnica di Livio Suppo

GP di Francia. L'analisi tecnica di Livio Suppo
Giovanni Zamagni
Livio Suppo, responsabile HRC, commenta per Moto.it il GP di Francia, il ritiro di Stoner e il ritorno di Rossi sul podio | G. Zamagni
23 maggio 2012

Punti chiave

 

«Sicuramente nelle condizioni della gara di Le Mans – quindi né troppo asciutto né troppo bagnato -, la Honda ha patito e altre moto sono andate meglio della nostra: dobbiamo lavorare per queste situazioni. In qualifica, sull’asciutto, andavamo benissimo ed eravamo primo e secondo, ma in queste condizioni la Yamaha, ma anche la Ducati con Valentino sono andati meglio di noi. E’ bello per il campionato e fa piacere vedere la Ducati e Rossi di nuovo sul podio, dopo due bei ultimi giri con Casey Stoner. Lorenzo è stato spaziale: nei primi giri ha dato uno strappo pazzesco. E’ stata una gara divertente».


Ma quanto successo a Le Mans, fotografa realmente la situazione generale?
«Nì… Sono condizioni abbastanza anomale, che speriamo di non trovare spesso. A parte i primi giri, quando Lorenzo è riuscito a portare prima in temperatura le gomme rispetto a Stoner e Pedrosa, poi Casey ha girato anche più forte di Jorge e stava recuperando. Poi, quando ha smesso di piovere e la pista si è asciugata, è successa la cosa opposta: le gomme sono andate troppo in temperatura, quindi sia Casey sia Dani hanno perso terreno. Ma in condizioni di bagnato normale saremmo stati più competitivi».
 

Da sempre sostieni che il pilota fa ancora la differenza in questo sport e anche a Le Mans si è visto che se la Honda non ha il miglior Stoner fa un po’ di fatica. Ma l’anno prossimo Casey si ritirerà…
«Sì, sostengo che il pilota fa la differenza, ma, a questi livelli, se non hai il miglior pilota e la miglior moto non riesci a vincere. Quando gli avversari hanno un pilota forte come Lorenzo, devi avere una moto ottima per

A Le Mans, anche se aveva dei problemi, Stoner ha conquistato il 19esimo podio consecutivo: sostituire uno così, forse, è impossibile

riuscire a batterlo, anche se hai piloti forti come Stoner e Pedrosa. Insomma, è sempre una combinazione: il pilota conta più della moto, ma anche il miglior pilota non vince se non ha un mezzo competitivo. Per il prossimo anno dovremmo capire bene cosa fare, perché non avremo più Casey che in questo anno e mezzo è stato il nostro miglior pilota. A Le Mans, anche se aveva dei problemi, ha conquistato il 19esimo podio consecutivo: sostituire uno così, forse, è impossibile».

La gara di oggi ha dimostrato, a mio modo di vedere, che Valentino, con una moto competitiva, è ancora a livello di quelli che vanno fortissimo: cosa ne pensi?
«Rossi ha fatto una grandissima gara. La Ducati, fin dall’esordio nel 2003, è sempre stata efficace sul bagnato, anche se non si è mai capito perché e anche Hayden, dopo un inizio difficile, ha girato con ottimi tempi e

Livio Suppo e Casey Stoner, festeggiamenti titolo 2011
Livio Suppo e Casey Stoner, festeggiamenti titolo 2011

sarebbe stato avanti. Sono contento per loro: affronteranno i test del Mugello con un altro spirito. Conta anche quello. Abbiamo bisogno tutti di una Ducati competitiva».


Adesso Lorenzo ha otto punti di vantaggio su Stoner: come lo vedi il campionato?
«La differenza è dovuta al fatto che Stoner ha fatto due terzi invece di due secondi posti e per questo ha 8 punti di distacco. Tanti, pochi? Difficile dirlo: basta che Casey vinca una gara e Dani si metta in mezzo per annullare il distacco. Il campionato è ancora lunghissimo. Lorenzo e Stoner sono due fenomeni, sempre su podio».