Dovizioso: "Un solo giro veloce"

Dovizioso: "Un solo giro veloce"
Giovanni Zamagni
Non si esalta Andrea Dovizioso "fa sempre piacere finire in prima posizione". Il Dovi è troppo analitico e onesto per non ammettere che la provvisoria pole position è solo frutto della gomma extra morbida posteriore | G. Zamagni, Aragon
26 settembre 2014

ALCANIZ – Non si esalta Andrea Dovizioso, anche se «fa sempre piacere finire in prima posizione»: il Dovi è troppo analitico e onesto per non ammettere che la provvisoria pole position è solo frutto della gomma extra morbida posteriore e non di una reale superiorità della Ducati.
«Su questo tracciato è molto facile migliorare con la gomma nuova ed è proprio quello che ho fatto. Sicuramente è stato un buon tempo, che conferma la nostra velocità, ma il passo non è buono, dobbiamo migliorare tanto. Qui c’è pochissimo grip, non è facile controllare la moto, bisogna intervenire tanto sui controlli elettronici: dobbiamo lavorare sotto questo aspetto».

Il tempo l’hai fatto con la GP14.2 o con la GP14?
«Con la 14.2, ma credo che lo avrei fatto anche con la vecchia. La realtà è che tra le due moto non c’è una grande differenza: quella nuova è solo più confortevole, ma non dà vantaggi sulla prestazione pura».

Hai sottolineato come qui l’elettronica sia molto importante: è per questo che la Honda sembra così avvantaggiata su questo tracciato?
«E’ sempre difficile giudicare da fuori. Sicuramente l’elettronica della Honda è molto buona, ma credo che sia anche il tipo di circuito a favorirla: qui si impostano le curve sempre di traverso, una cosa che loro fanno abitualmente, mentre per noi e la Yamaha è più innaturale».

Hai due moto differenti dentro al box: non è un limite per la preparazione della gara?
«Sicuramente non è il massimo, ma in questo momento condivido la scelta fatta: stiamo rincorrendo, non siamo ancora competitivi per giocarci un risultato importante, è giusto prendere dei rischi. E’ chiaro che se fai un piccolo errore lo paghi caro, ma è giusto fare così».

MARQUEZ: «PEDROSA IL RIVALE Più PERICOLOSO»

Marc Marquez: «E’ stata una giornata positiva: ho un buon ritmo e una buona velocità. Ma c’è ancora da fare: bisogna capire quale gomma posteriore utilizzare, perché entrambe (la media e la dura, NDA) funzionano bene, ma entrambe calano velocemente. Per il momento, il rivale più pericoloso è Pedrosa»

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