Dovizioso racconta la caduta nell'ultimo giro del GP di Aragon

Dovizioso racconta la caduta nell'ultimo giro del GP di Aragon
Giovanni Zamagni
Andrea Dovizioso racconta la caduta, non vista in televisione, nell'ultimo giro del GP di Aragon, mentre era in lotta per il quinto posto con Ben Spies | G. Zamagni
22 settembre 2010

Punti chiave

 

«Spies è arrivato un pochino lungo in frenata - è il racconto del Dovi - alla curva 12 e ho cercato di passarlo nel cambio di direzione. Entrambi abbiamo forzato molto per stare davanti: io ero all'esterno e quando ho dato gas ho perso il posteriore. La caduta, tra virgolette, ci può stare, ma per il campionato è stato un disastro. Per la gara, sono arrabbiato per i due errori che ho fatto nei primi due giri e che mi hanno fatto perdere parecchio tempo: avrei potuto giocarmi la terza posizione».


Ancora una volta, Dovizioso è andato meglio in gara che in prova. Andrea fa autocritica.

«Sta diventando un mio problema, devo lavorare meglio venerdì e sabato: è solo una questione di feeling mio con la moto».

Sul contratto, Andrea ancora rimane dubbioso.

«Nel 2011 dovrei essere uno dei quattro piloti ufficiali, anche se i piani non sono ancora ben definiti».


Poi Dovi fa una valutazione sul mondiale.

«Lorenzo ci aveva abituato troppo bene, mentre adesso sta facendo fatica. Non so se perché Stoner e Pedrosa hanno alzato l'asticella e lui non riesce più a stargli dietro, oppure perché, giustamente, gli sta venendo il “braccino”. In ogni caso, non mi sembra così in difficoltà e il vantaggio è ancora elevato: non credo che Jorge avrà dei problemi».

Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Dovizioso

 

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