DopoGP con Nico e Zam. Il GP di Spagna 2018

L’incidente provocato da Lorenzo, le Ducati a zero, le Yamaha ufficiali in crisi e una grande Honda. I test del lunedì ribadiscono che Márquez ha la migliore dotazione tecnica e che le M1 sono indietro. E KTM punta in alto
8 maggio 2018

Punti chiave

Giulio Bernardelle, appena rientrato dall’Andalusia, è impressionato dall’impegno della HRC, che continua a sviluppare le sue MotoGP anche nei test dopo gara: aerodinamica, motore, elettronica. Ora Marc è leader, e la battuta a vuoto della Ducati rischia di pesare. Lorenzo e Dovizioso stavano facendo una bellissima gara: cosa è accaduto, e perché l’italiano aveva difficoltà a passare il compagno della Ducati? Anche Pedrosa ha qualche responsabilità?


Zam ci informa sul clima in casa Yamaha, con le belle prestazioni di Zarco (qui secondo) che minacciano di complicare il lavoro dei due ufficiali. Da capire quali sono i vantaggi del francese, come si muovono i team e quali saranno i tempi di lavoro per l’evoluzione elettronica della M1. Bene Suzuki con Iannone che, con la gomma media come gli altri, avrebbe potuto fare anche meglio di terzo. Male invece Aprilia, con il pilota di punta ancora appiedato da un guasto tecnico: valvole.


KTM ha portato in gara con Kallio un nuovo motore con l’albero controrotante, come oggi è indispensabile in MotoGP. I vantaggi di questa soluzione, e le ragioni del relativo ritardo della Casa austriaca. Da festeggiare il bel successo di Baldassarri in Moto2, che parla sempre italiano, e la gara di Bezzecchi in Moto3. Prossima gara Le Mans: pista Yamaha ma gradita a Lorenzo, e qui Ducati dovrà confermare che tecnicamente c’è. E dar battaglia a Márquez.

 

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