Biaggi, di nuovo al Mugello per sviluppare l'Aprilia MotoGP

Biaggi, di nuovo al Mugello per sviluppare l'Aprilia MotoGP
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Il sei volte iridato ha guidato la ART di Petrucci per contribuire allo sviluppo della nuova MotoGP di Noale
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
1 luglio 2014

Punti chiave

Max Biaggi sembra proprio non riuscire a rassegnarsi al ruolo di pensionato di lusso. Considerando il polso destro che si ritrova è facile condividerne la voglia di continuare a salire in sella, anche e soprattutto quando è ancora in grado di dare un buon contributo in termini di sviluppo ad Aprilia. A Noale sono infatti impegnati a ritmi serratissimi nello sviluppo della nuova MotoGP, il prototipo "vero" con cui Aprilia dovrà rientrare in forma ufficiale nel 2016 (così parlò Colaninno...) e un impegno tanto gravoso non può essere giocoforza portato avanti dal solo Petrucci, veloce ma ancora giovane.

 

Max è sceso quindi in pista ieri al Mugello, completando una cinquantina di giri con un miglior tempo appena sopra l'1'52", non troppo lontano dall'1'51"5 di Petrucci nel 2013; il pilota ufficiale Aprilia non ha infatti corso il Gran Premio d'Italia in questa stagione per infortunio. Un buon miglioramento rispetto alla prima presa di contatto, segno che Biaggi si sta togliendo rapidamente la ruggine di dosso. Il programma di test si è occupato di tutti gli aspetti della moto e ha soddisfatto il numero uno Aprilia, Romano Albesiano, impegnato nel compito di raccogliere quanti più dati possibile per definire la base del prototipo della MotoGP del rientro ufficiale.

 

Al momento non sono previsti sviluppi della collaborazione, ma è evidente che Biaggi sia più che interessato a dare il suo contributo in termini di sviluppo. Siamo sicuri che quella di ieri non è stata l'ultima puntata della storia fra il romano e la Casa veneta.