Aspettando DopoGP. Romagnoli: "I test? Importantissimi per lo sviluppo e per la stagione"

Giovanni Zamagni
Davide Romagnoli, capotecnico di Petrucci nel team Pramac ci svela i retroscena della passata stagione di Crutchlow e spiega l'importanza dei test di Sepang
3 febbraio 2015

 

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L'ospite della nona puntata di Aspettando DopoGP è Daniele Romagnoli, capotecnico di Danilo Petrucci. Una lunghissima esperienza in tutte le classi, dalla 125 fino allo scorso anno in Ducati MotoGP nel box di Cal Crutchlow. E proprio sulla stagione dell'ex ducatista ha detto «Cal si aspettava una moto più facile, ma fin da subito non ha avuto un buon approccio. Ha sempre avuto grandi difficoltà nell'ingresso in curva. Crutchlow anche sulla Honda avrà bisogno di adattamento, gli ci vorranno 3-4 gare prima di fare qualcosa di buono».
 

In passato Romagnoli ha lavorato anche insieme a Jorge Lorenzo e così commenta la sua passata stagione: «Mi aspettavo che facesse qualcosa di più. Ha avuto problemi con il nuovo regolamento e con le gomme. Era nervoso, ha fatto errori e la sua forma fisica non era al top. Sono convinto che nel 2015 la lotta sarà molto più serrata tra i primi tre, con Lorenzo, Marquez e Rossi molto, molto vicini». Su Danilo Petrucci spende ottime parole: «Il primo contatto è stato molto positivo e vedo un ragazzo che ha una gran voglia di imparare e super felice di lavorare con noi e Ducati».


Poi sui test: «A Sepang si ricomincia ad andare in pista e il primo giorno è per togliersi la ruggine. Dal secondo si inizia a fare qualche confronto con i dati che già abbiamo. In questa fase della stagione si possono ancora fare delle modifiche. Si lavora soprattutto sul software ma c'è spazio anche per correzioni sul telaio e anche sull'affidabilità del motore. Dopo il primo test si può scegliere su quale materiale lavorare».

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