GP di Valencia. Rossi "Se riuscirò a lottare con Simoncelli significa che vado forte"

GP di Valencia. Rossi "Se riuscirò a lottare con Simoncelli significa che vado forte"
Giovanni Zamagni
Rossi e Simoncelli, i due italiani che domani lotteranno per la vittoria a Valencia, intervistati alla vigilia dell'ultimo GP della stagione | G. Zamagni, Valencia
6 novembre 2010

Punti chiave

 
VALENCIA – Bello da vedere in pista, efficace nel tempo sul giro e sul passo: il terzo posto di Marco Simoncelli non è casuale, ma assolutamente meritato.
«Sono molto contento della mia prima prima fila – sorride -: come tutte le prime volte della vita, è una bella emozione. Negli ultimi GP abbiamo migliorato continuamente e qui abbiamo fatto un altro passo in avanti: riesco a guidare bene la moto e ho capito subito che avrei potuto essere competitivo. All’Estoril ho perso il podio negli ultimi 50 metri, ma ci riproverò qui: devo solo decidere se correre con la gomma morbida o con quella dura. Sono pronto a una sfida con Valentino: siamo allenati a darci le sportellate, ogni volta che ci sfidiamo alla cava o con la moto da cross è sempre come se fosse l’ultimo giro di una gara mondiale…».

Valentino Rossi è meno fiducioso di riuscire a lottare con l’amico-rivale.
«Se ci riuscirò – ammette – significa che vado forte, perché Marco è stato veloce in tutti i turni. Invece io su questa pista fatico moltissimo e non è solo una questione di messa a punto della moto. Nel finale abbiamo fatto una modifica che mi ha permesso di guidare meglio e conquistare il quarto posto: considerando come stavano andando le prove è un buon risultato. Nel caso dovessi trovarmi vicino a Simoncelli, credo che ci divertiremo: siamo abituati a darci le sportellate, non vedo perché non dovremmo farlo anche qui. Quando Stoner va così diventa praticamente imbattibile: bisogna solo fargli i complimenti».

 
Ascolta gli audio integrali delle interviste a Rossi e Siomoncelli nel box in alto a sinistra.

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