Superbike: i primi due giorni di test a Jerez

Superbike: i primi due giorni di test a Jerez
Carlo Baldi
I primi due giorni di test SBK a Jerez sono stati ostacolati dalla pioggia. Rea e Sykes sono stati i più veloci, ma oggi scendono in pista anche Davies, Melandri ed i piloti Yamaha
23 novembre 2016

Si sono conclusi ieri, sulla pista spagnola di Jerez de la Frontera, i primi due giorni di test che hanno visti impegnati la maggior parte dei team della Superbike. Nelle prime due giornate, il lavoro dei piloti e dei tecnici è stato ostacolato dalle condizioni meteo, con la pioggia che ha smesso di cadere solo ieri pomeriggio, consentendo quindi di provare sulla pista quasi completamente asciutta solo in serata.

Lunedi e martedì erano presenti sulla pista andalusa il team KRT Kawasaki con Rea e Sykes, il Milwaukee Aprilia con Savadori e Laverty, l'Honda Ten Kate con il solo Bradl (Hayden si è infortunato ad un ginocchio la scorsa settimana, mentre si allenava con il flat track), il BMW Althea con i piloti Superbike Torres e Reiterberger ed il nuovo pilota Stock 1000 Marco Faccani, il team Grillini Kawasaki con la nuova coppia Badovini e Jezek, il team Pedercini Stock 1000 con Guarnoni ed il team Supersport MV Reparto Corse con Zaccone e Jacobsen.

Alla fine della due giorni il più veloce è risultato il campione del mondo Jonathan Rea, che ha preceduto di un secondo netto il suo compagno di squadra Tom Sykes. Per il team Kawasaki ufficiale questa è la seconda tappa di avvicinamento al campionato 2017, dopo la prima svolta al Motorland Aragón la scorsa settimana. Pur concentrandosi sullo sviluppo delle loro Ninja, ai due piloti della casa di Akashi sono bastati alcuni minuti di pista “semi asciutta” per far segnare dei tempi (anche se solo ufficiosi) di tutto rispetto, con Rea che è sceso sotto il record della pista, da lui stesso stabilito in gara nel 2015 (1’41”136). Viste le condizioni del tracciato, lunedì i due erano rimasti nel loro box, mentre ieri si sono concentrati sul forcellone posteriore, e domani continueranno a sviluppare le loro nuove Ninja durante quella che sarà per entrambi l’ultima giornata di test del 2016.

Eugene Laverty
Eugene Laverty

Lorenzo Savadori era al debutto assoluto con il suo nuovo team Milwaukee, così come il suo compagno di squadra Eugene Laverty, al rientro in Superbike dopo due anni trascorsi a far numero in MotoGP. L’italiano alla fine ha ottenuto il terzo posto, anche se ad un secondo e mezzo da Rea, mentre Laverty deve riprendere le misure ad una RSV4 che non è certo quella che lui conosceva. “Siamo stati fortunati ad aver avuto la possibilità nel finale di girare sulla pista quasi asciutta – ha affermato il nordirlandese dell’Aprilia – ho potuto percorrere una quarantina di giri ed ho iniziato a capire dove dobbiamo lavorare per migliorare la nostra moto. Per domani spero ci sia il sole, per provare qualcosa di nuovo per telaio e motore”.

“Il clima oggi è stato più favorevole – gli ha fatto eco Savadori – ed ho potuto lavorare sul set up della moto, iniziando nel contempo ad abituarmi alla mia nuova squadra. Domani (ndr: oggi, per chi legge) sarà l’ultima giornata di test e assieme al mio responsabile tecnico abbiamo preparato un elenco di cose da provare. La moto è già in una buona condizione e anche le mie sensazioni sono positive, per cui spero di riuscire a migliorarmi ancora”.

Lorenzo Savadori
Lorenzo Savadori

Anche a Jerez Stefan Bradl ha continuato a stupire il suo team, dimostrando, così come aveva fatto a Valencia, di essere già molto veloce alla guida della vecchia CBR. Quella nuova arriverà a gennaio e, se manterrà le promesse, il “dream team” Hayden/Bradl potrà rompere l’egemonia di Kawasaki e Ducati. Dopo una giornata passata nell’attesa che la pista si asciugasse, nel tardo pomeriggio (pur con la pista non ancora completamente asciutta) il tedesco della Honda ha testato due differenti tipi di gomme, e con il secondo ha fermato i cronometri sul suo best lap : 1’42”5, dimostrando di aver già trovato un buon feeling con le Pirelli, gomme che non aveva mai utilizzato in precedenza.

“Di certo non era il clima perfetto per fare dei test – è stato il commento di Bradl - Ieri abbiamo percorso 35 giri sul bagnato, solo per trovare un feeling con la moto e con le gomme Pirelli rain. In fondo è stata una giornata abbastanza positiva. Oggi ha piovuto fino a mezzogiorno, poi ci è voluto molto tempo prima che l'asfalto si asciugasse. Alla fine ho fatto 20 giri con le gomme slick, ma c'erano ancora delle macchie bagnate e quindi non ho spinto forte come avrei voluto. Non abbiamo apportato nessuna modifica alla moto, perché non ero abbastanza veloce da poterne sperimentare la validità. Posso dire che qui e a Valencia ho fatto una buona esperienza con la Honda Superbike. Ora è il momento di rilassarsi, ricaricare le batterie ed essere pronti a gennaio a salire sulla nuova Fireblade”.

In casa BMW, Torres è stato il più veloce ed ha chiuso in quinta posizione, mentre Reiterberger lo ha seguito in settima. Debutto assoluto per Faccani sulla S1000RR in versione Stock 1000, che ha vinto il campionato Superstock 1000 FIM Cup 2016 con De Rosa. Il giovane pilota italiano ha girato a pochi decimi dalla Kawasaki Pedercini Stock di Guarnoni, un vero esperto di questa categoria, che gradisce particolarmente il tracciato di Jerez.

Il Reparto Corse MV ha fatto provare la F3 ufficiale a Jacobsen e a Zaccone, e presto deciderà chi dei due la porterà in pista nel mondiale 2017. L’americano ex Honda è stato più veloce del giovanissimo italiano, ma lo ha preceduto di un solo decimo. Ultimi due posti in classifica per Badovini e Jezek del team Grillini, ma i due hanno girato solo questa mattina, quando la pista era ancora bagnata ed inoltre era la prima volta che correvano con le ZX-10R del team privato italiano.

Domani Kawasaki e Milwaukee resteranno a Jerez, e daranno il benvenuto al rinnovato team Pata Yamaha di Lowes e VdMark ed al team Aruba.it Ducati di Davies e Melandri. Se la pioggia lascerà il posto al sole, potremo assistere ad un gustoso antipasto del campionato 2017, ma purtroppo le previsioni meteo non lasciano molte speranze.

Martedi 22 Novembre 2016 – Classifica dei tempi (non ufficiali)

Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) 1’40"8

Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 1’41"8

Lorenzo Savadori (Milwaukee Aprilia) 1’42"3

Stefan Bradl (Honda WorldSBK) 1’42"5

Jordi Torres (Althea BMW) 1’42"8

Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia) 1’43"1

Markus Reiterberger (Althea BMW) 1’43"5

Jeremy Guarnoni (Pedercini Racing Kawasaki Stock 1000) 1’44"1

Marco Faccani (Althea BMW Superstock) 1’44"5

PJ Jacoben (MV Agusta Reparto Corse WSS) 1’45"1

Alessandro Zaccone (MV Agusta Reparto Corse WSS) 1’45"2

Ayrton Badovini (Grillini Kawasaki) 1’55"0

Ondrej Jezek (Grillini Kawasaki) 1’56"0

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