SBK. Althea e BMW insieme nel 2016

SBK. Althea e BMW insieme nel 2016
Carlo Baldi
Sarà il team di Genesio Bevilacqua a portare in pista nel 2016 le S1000RR della casa bavarese. Con Althea la BMW potrà tornare a lottare per quel titolo sfuggito in passato
21 settembre 2015

Mancano ormai solo alcuni dettagli, ma Althea e BMW sono molto vicini a trovare l’accordo che consentirà alla squadra di Genesio Bevilacqua di gestire il prossimo anno le S1000 RR della casa bavarese.

Se da una parte il manager di Civita Castellana non era soddisfatto del trattamento ricevuto quest’anno dalla Ducati, dall’altra c’era la volontà della BMW di un maggiore impegno nel mondiale Superbike. Questo ha portato all’inizio di una trattativa che sembra ormai giunta positivamente al suo termine.


Dopo alcuni anni nei quali la casa tedesca si era impegnata in forma ufficiale in Superbike con grandi investimenti, ma senza riuscire a vincere il titolo, la presenza di BMW nel massimo campionato delle derivate dalla serie era attualmente affidata alla squadra della filiale italiana, che aveva creato il BMW Motorrad Italia SBK team, che schiera attualmente una sola moto portata in pista da Ayrton Badovini.


Per quanto riguarda invece il team Althea, dopo il mondiale vinto con Carlos Checa e dopo aver lanciato in Superbike Davide Giugliano, negli ultimi anni le ambizioni della squadra di Bevilacqua sembrava si fossero ridimensionate, ma evidentemente il fuoco covava ancora sotto la cenere, e grazie all’accordo con BMW il team italiano potrà tornare a lottare per il titolo mondiale.


E’ presto per parlare di piloti, ma sembra che nella lunga lista delle preferenze di Bevilacqua ai primi posti compaiano i nomi di Nicky Hayden e Jordi Torres, che potrebbero far compagnia a Markus Reiterberger, pupillo della casa bavarese.


Quando nell’ottobre del 2011 Carlos Checa, fresco vincitore del titolo mondiale, rifiutò l’offerta della BMW per restare con la squadra che lo aveva portato alla vittoria, non si sarebbe mai immaginato che un giorno sarebbe stata tutta la sua squadra a vestire quella che Carlos chiamò la “camiseta blanca”.