Yamaha: ecco la MT-09 a tre cilindri

Yamaha: ecco la MT-09 a tre cilindri
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Si chiama MT-09 l'originale ibrido Yamaha che porta al debutto il nuovo propulsore tricilindrico con fasatura Crossplane, qui con cilindrata 850 e 115 cavalli. Arriverà a settembre, prezzo da stabilire
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
11 giugno 2013

L'aspettavamo - senza sapere di preciso cosa fosse - fin da Intermot 2012, dove Yamaha ha presentato il suo nuovo propulsore a tre cilindri con albero a fasatura crossplane riproposto anche al Salone di Milano. L'attesa si è fatta ancora più pregna di curiosità quando, pochi giorni fa, la Casa di Iwata ha rilasciato un video teaser in cui, in un gioco di vedo-non-vedo, ci ha offerto qualche indizio in più su cosa bollisse in pentola.


Eccola finalmente qui: MT-09 si rivela come una crossover che unisce il meglio di una naked e una motard sviluppata avvolgendo il propulsore a tre cilindri da 850 cc in un telaio pressofuso in alluminio. Leggerissima - Yamaha dichiara un peso in ordine di marcia di 188kg, inferiore persino ad una supersportiva da riferimento come la YZF-R6 - la MT eroga 115 cv e 85 Nm lasciando presagire doti dinamiche di buon livello.

Il nuovo motore con una cilindrata di 847cc ricorda un'altra Yamaha epocale, la TDM850
Il nuovo motore con una cilindrata di 847cc ricorda un'altra Yamaha epocale, la TDM850


Il nuovo motore, con testate bialbero a 4 valvole, è contraddistinto da misure caratteristiche di 78 mm x 59,1 mm e una cilindrata di 847 cc che ricorda un'altra Yamaha epocale, quella TDM850 con cui a Iwata, guarda caso, aprirono già un'altra volta un nuovo segmento di mercato. Le valvole di aspirazione e scarico misurano rispettivamente 31 e 25 mm, con angolo compreso ridotto a soli 26,5° e dunque una camera di scoppio particolarmente contenuta ed efficiente.


Altra novità è che MT-09 è la prima pluricilindrica Yamaha di serie con offset dei cilindri, con il centro del cilindro sfalsato rispetto a quello dell'albero motore. Albero motore che recita in questo caso il ruolo di superstar, con la sua fasatura crossplane a 120° ed intervalli di accensione regolari a 0º, 240º e 480º che garantiscono un'erogazione lineare di coppia grazie all'equivalenza fra coppia di combustione e coppia inerziale. Il propulsore, dotato di contralbero antivibrazioni, pesa ben 10 kg in meno rispetto alla già compatta unità che muove la FZ8.


All'aspirazione il quadro tecnico fa registrare iniettori con flauti a 12 fori per una migliore atomizzazione del carburante e cornetti a lunghezza differenziata che ottimizzano l'erogazione a diversi regimi. Ovviamente presente il controllo elettronico per l'acceleratore ride-by-wire e la gestione delle mappature D-mode che aveva debuttato sulla R1. Manca al l'appello il controllo di trazione, probabilmente per contenere i costi ma anche - continuiamo con le ipotesi - per lasciare una certa emozionalità alla MT-09. La regolarità dell'erogazione, del resto, dovrebbe dare vita ad un mezzo non troppo impegnativo nella risposta al gas.


Leggerissima anche la ciclistica incentrata su un telaio pressofuso che richiama nella forma e nella sostanza quanto già visto su altre proposte della Casa dei tre diapason - già da sola questa unità fa risparmiare 10 kg di peso rispetto a quello della cugina FZ8. Altrettanto raffinato il forcellone asimmetrico pressofuso in alluminio, collegato all'inedita sospensione progressiva Monocross con monoammortizzatore collocato in posizione orizzontale sotto la sella. Tutto il complesso ciclistico è stato definito in ottica di centralizzazione delle masse, e offre un'impatto estetico coerente con le proposte più sportive degli ultimi tempi, con i volumi concentrati sull'avantreno grazie ad un serbatoio da 14 litri dall'andamento indiscutibilmente personale.


Il capitolo sospensioni - la cui escursione è una via di mezzo fra le naked e le motard -parla di una forcella con steli da 41mm regolabile nella sola estensione e del già citato mono che offre invece possibilità di taratura in precarico ed estensione. L'impianto frenante è composto da un doppio disco anteriore da 298mm con pinze radiali a 4 pistoncini e un disco posteriore da 245. L'ABS, disponibile come optional, comporterà un aggravio di peso di 3 kg.

Al momento in cui scriviamo non abbiamo indicazioni di prezzo; MT-09 arriverà a fine estate, nel mese di settembre. Le colorazioni saranno l'immancabile Race blu, un elegante grigio opaco e due vistose Deep Armor e Blazing Orange con grafiche dedicate.

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